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Stop al web vietato ai minori: per navigare sui siti a luci rosse servirà un documento di identità

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Per accedere ai siti porno servirà un documento di identità: la stretta dei governi mondiali per risolvere il problema dei contenuti vietati ai minori.

Accedere a contenuti pornografici è troppo facile nel mondo del web? I governi di molti paesi stanno pensando di correre ai ripari e di porre un freno a uno degli aspetti più controversi di internet. Per proteggere i minori, molti governi stanno pensando di rendere meno accessibili i siti porno. In che modo? Obbligando i potenziali navigatori a dichiarare la propria età, e quindi rendendo necessaria la presentazione di un documento che attesti il compimento dei 18 anni.

Siti porno vietati ai minori: novità in arrivo

La questione è tutto sommato semplice. Dal momento che molti siti riservati agli adulti sono, al momento, privi di un meccanismo di verifica dell’età dell’utente, o almeno di un meccanismo “serio” e in grado di garantire l’effettiva età di chi naviga, molti paesi stanno pensando di rendere obbligatoria la presentazione di un documento di identità.

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Non esiste ancora una legge al riguardo in Europa, ma si stanno vagliando differenti opzioni. C’è chi ipotizza di utilizzare un’app esterna che possa verificare l’età degli utenti, come accade per molte banche, e chi invece punta sulla scansione del documento d’identità di chi vuole accedere a un determinato sito vietato ai minori.

D’altronde, si tratta di una soluzione che, per certi versi, può contare già su un precedente di rilievo. In diversi Stati americani è stata ad esempio emanata una legge che impone la verifica dell’età per l’accesso a siti come Pornhub. In pratica, chiunque provi a navigare su questi siti, è chiamato a fornire il proprio documento di identità, con un meccanismo simile a quello che in Italia viene utilizzato per lo SPID.

Minori nei siti a luci rosse: un problema crescente

Se è vero che esistono già delle soluzioni da poter quanto meno sperimentare, sta diventando sempre più necessario cercare di agire, e di farlo in fretta. Negli ultimi anni sembrano essere infatti in crescita i dati sull’accesso a questo tipo di siti da parte di minorenni. Ragazzi molto giovani se non addirittura bambini, in grado di poter navigare ovunque senza limiti.

Secondo il quotidiano francese Le Parisien, addirittura il 36% dei francesi minori di 13 anni sarebbe stato esposto negli ultimi tempi a immagini pornografiche sul web. Questo a causa soprattutto della mancanza di barriere vere e proprie in grado di rendere determinati contenuti meno accessibili.

Un problema comune anche in Italia, come confermato di recente dal Garante per la protezione dei dati personali. Secondo quanto riportato, un terzo dei bambini tra gli 8 e i 17 anni fingerebbe online di essere più grande per poter utilizzare social, app di gaming o anche per condividere contenuto di natura pornografica. La questione non può dunque essere sottovalutata ed è necessario agire nel più breve tempo possibile per poterla risolvere.

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ultimo aggiornamento: 18 Aprile 2023 15:27

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