Dl Lavoro, novità in arrivo: fringe benefit, bonus figli e proroga allo smart working

Dl Lavoro, novità in arrivo: fringe benefit, bonus figli e proroga allo smart working

Il governo sta ragionando sulle novità del Dl Lavoro: possibili fringe benefit, bonus figli e una nuova proroga dello smart working.

Arrivano novità sul Dl Lavoro. Sul tavolo del governo Meloni sono arrivate delle possibili modifiche al decreto legge che dovrebbe modificare il mondo del lavoro nei prossimi mesi. Allo studio, in particolare, ci sarebbero tre novità importanti: l’allargamento della platea che beneficia della detassazione sui fringe benefit, un bonus da 660 euro a figlio e una proroga dello smart working, in scadenza il prossimo 30 giugno. Vediamo nel dettaglio in cosa consisterebbero, qualora dovessero essere approvate.

Dl Lavoro: fringe benefit per tutti

Al momento si tratta solo di ipotesi al vaglio, e non è detto che queste novità vengano alla fine introdotte nel decreto legge. Tuttavia, l’esecutivo sembra avere intenzione di allargare la platea dei beneficiari della detassazione dei fringe benefit. Nella prima bozza, il tetto esentasse per coprire la retribuzione alternativa saliva da 258, la somma attuale, a ben 3mila euro per i dipendenti con figli.

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La novità sarebbe un allargamento della platea anche ai dipendenti senza figli, con un abbassamento della soglia a 1000 euro. Allo stesso tempo le famiglie verrebbero però premiate con un bonus figli del valore di 660 euro per ogni minore a carico, fino a un massimo di tre. Per fare un esempio, un dipendente con un figlio a carico avrebbe diritto a detassazione sui fringe benefit per un totale di 1660 euro, mentre un lavoratore con tre figli arriverebbe a 2980 euro, poco meno dei 3mila previsti dall’attuale bozza.

A frenare per il momento l’approvazione di questa modifica è la necessità di coperture finanziarie, dal momento che l’allargamento della platea dei fringe benefit porterebbe il costo totale dell’operazione dagli attuali 142 milioni inizialmente stanziati a ben 250 milioni di euro.

Vale la pena ricordare che con fringe benefit si intendono i vantaggi aggiuntivi che un datore di lavoro offre ai propri dipendenti, oltre lo stipendio base. Questi benefit possono concretizzarsi in assicurazione sanitaria, piani pensionistici, congedi retribuiti, servizi di assistenza all’infanzia, formazione, sconti su prodotti e servizi, buoni pasto, auto aziendali e così via.

Proroga allo smart working in arrivo?

Un’altra modifica importante e molto attesa riguarda lo smart working. Da settimane si discute infatti della scadenza della misura nata durate l’epoca pandemica, prevista per il prossimo 30 giugno. Al momento il governo starebbe ipotizzando un’ulteriore proroga, con estensione della platea non solo ai dipendenti fragili, ma anche ai genitori con figli under 14.

Anche in questo caso il principale problema riguarda le coperture. Prima di poter ufficializzare un prolungamento di una misura di fondamentale importanza in epoca Covid, e ancora oggi difficile da cancellare senza conseguenze spiacevoli per migliaia di lavoratori in Italia, servirà valutare le possibilità finanziarie a disposizione del governo.