Il Natale al tempo del Covid sarà diverso: ecco tutti i divieti in arrivo con il Dpcm di dicembre, dalle limitazioni sugli spostamenti alle chiusure anticipate.
Il tanto atteso Dpcm per il Natale 2020 è in arrivo. E a quanto trapela, sarà molto rigido. Le ultime indiscrezioni parlando di un divieto di uscita dal proprio Comune nel giorno di Natale e in quello di Capodanno. Una limitazione cui se ne aggiungono altre valide per l’intero periodo delle feste. Anche per questo, oltre al Dpcm sarebbe in arrivo anche un decreto legge, strumento superiore, più adatto alle restrizioni previste. Ecco tutto quello che potremo (o meglio non potremo) fare nei prossimi giorni.
Natale e Covid: i divieti del Dpcm
Mercoledì 2 dicembre è una delle giornate chiavi per la stesura del nuovo Dpcm e del decreto che dovrebbe regolare le nostre feste di Natale. In attesa dell’ufficialità, sono diverse le notizie che trapelano da Palazzo Chigi. Stando a quanto rivelato da TgCom24, a prevalere nelle contrattazione sarebbe stata la linea dura, come spiegato dal ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia: “I punti fermi su cui si muoverà l’impianto sono due: limiti di orario e limitazione della mobilità tra Regioni“.
In concreto, dovrebbe essere confermato il coprifuoco alle 22 sempre. Per quanto riguarda le attività commerciali, le ultime notizie raccontano di un’apertura garantita per i ristoranti a pranzo anche nei giorni di festa (Natale, Santo Stefano e Capodanno) per quanto riguarda le zone gialle. Le cene restano però vietate, e per evitare veglioni anche i ristoranti degli hotel potrebbero essere costretti a chiudere alle 18 nell’ultimo giorno dell’anno. Differente la situazione per i negozi, che dovrebbero invece poter rimanere aperti con orario continuato fino alle 21.
Spostamenti tra Regioni vietati con il Dpcm Natale
La situazione è ancora in evoluzione per quanto riguarda gli spostamenti, che dovrebbero comunque essere molto limitati. Dal 21 dicembre dovrebbero essere infatti vietati gli spostamenti tra Regioni, anche gialle, con l’unica eccezione per chi ha intenzione di fare ritorno al luogo di residenza (e probabilmente di domicilio). Il premier Conte starebbe valutando comunque di allargare la possibilità di spostamenti anche per i ricongiungimenti familiari, non solo per i residenti. Ma si tratta di un’ipotesi al momento lontana. Resta confermato invece il divieto di crociere e ‘settimane bianche’.
La grande novità delle ultime ore è comunque il divieto di spostamento tra Comuni nelle giornate più ‘calde’, il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio. Un divieto che, se confermato, renderà complicato organizzare pranzi di Natale tra non congiunti, al di là dai risultati dei tamponi prenotati da molti italiani per salvare cene e cenoni.