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La collezione 2022 di Dior è una pista da ballo che viaggia dagli anni ’60 ad oggi

Fashion show

Sarà gioco, colore, un mix di linee temporali: così Dior sogna e immagina la primavera/estate 2022 presentata alla Paris Fashion Week.

Dietro ogni sfilata Dior c’è una suggestione, un legame sentito e profondo tra il presente e la collezione che verrà: è il tocco del direttore creativo Maria Grazia Chiuri che non si ripete, ma ad ogni sfilata innova e ci porta alla scoperta di altri mondi che non per caso arrivano nel mondo della moda. La passerella della Paris Fashion Week in occasione della sfilata primavera/estate 2022 di Dior ha cambiato forma e connotati.

Si è trasformata così in un gioco dell’oca, gioco della vita, pista da ballo, dove ispirazioni, tagli e origini della moda anni ’60 l’hanno fatta da padrona. Perché quel tempo ha rappresentato una rivoluzione, così come quella che siamo costretti a vivere e ancora oggi viviamo. Ma la voglia di leggerezza, spensieratezza e di tornare a ballare non solo sulle piste da ballo, resta la forza più grande nel vestito migliore e con in bocca una canzone, come ben cantava qualcuno notoriamente.

Dior, la sfilata primavera/estate 2022 alla Paris Fashion Week: la scenografia di Anna Paparatti

La Chiuri ammira e va sempre a caccia di donne dalla storie sorprendenti e avventurose: nella sua galleria viene omaggiata proprio con questa sfilata estiva Anna Paparatti, spirito ribelle e creativo della Roma degli anni ’60 e ’70, ed è proprio lei a firma questa gioco dell’oca/pista da ballo che racconta la nuova collezione estiva Dior. Proprio dall’artista ha raccontato a Maria Grazia Chiuri che l’opera Il grande gioco che ispira la scenografia della collezione Dior è nata per caso, unendo i tanti pezzi di quadri dipinti e mai esposti.

E in questo gioco casuale si muovono le modelle/pedine nei loro look che strizzano l’occhio allo stile dello studio 54, agli abiti beat anni ’60, tra color block multicolor e tagli squadrati, tra mini dress a trapezio e le minigonne, ma soprattutto protagonista è lo slim look, quello che nel 1961 fu Marc Bohan a lanciare. Silhouette elastiche, slanciate, dalla vita morbida e spalle al naturale, creazioni e suggestioni che cambiarono la moda e a cui il direttore creativo rende un sentito omaggio, ricordando anche a noi come forme, tagli e costumi si siano evoluti nel corso del tempo.

I migliori look da copiare dalla sfilata primavera/estate 2022

Le amanti del vintage troveranno in questa collezione la possibilità di abbandonarsi al gusto retrò come non mai, a partire proprio dal tailleur, senz’altro lo slim look più rappresentativo della sfilata e che dona nuova luce ad un abbigliamento classico da ufficio, da sfoggiare con sandali alla schiava in vernice. La palette colori è più vintage che mai: arancio, verde, giallo, anche mixati in color block.

La magnificenza monocromatica invece si esprime negli abiti da sera, nei quali tulle e gazar si incontrano: ancora una volta l’omaggio è alle creazioni di Marc Bohan. Si parte da un bodysuit sul quale il tessuto si modella, dando vita a pieghe e fiocchi, per un effetto vedo e non vedo dinamico e naturale.

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ultimo aggiornamento: 1 Ottobre 2021 15:41

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