Digitale terrestre, la rivoluzione inizia l’8 marzo: cosa cambia per i nostri televisori

Digitale terrestre, la rivoluzione inizia l’8 marzo: cosa cambia per i nostri televisori

Digitale terrestre, si cambia: tutte le novità in arrivo dall’8 marzo per il passaggio a un nuovo standard tecnologico.

Ci siamo. La nuova rivoluzione televisiva sta per iniziare. La data da tempo segnata sul calendario è di quelle che non si dimenticano facilmente: 8 marzo 2022. In quel giorno non solo si celebrerà la donna, ma inizierà anche il passaggio dall’attuale standard digitale terrestre al nuovo standard DVB-T2. Il primo passo per un cambiamento epocale che potrebbe avere un grande impatto sulla qualità delle nostre esperienze televisive.

Ma cosa cambia nel dettaglio e quali saranno i televisori che dovranno essere necessariamente sostituiti per potersi adeguare al nuovo standard? Ecco tutto quello che bisogna sapere sullo switch-off dell’8 marzo.

Digitale terrestre: cosa cambia dall’8 marzo

L’8 marzo 2022 è la data di inizio dello switch-off tv, il passaggio delle emittenti televisive dall’attuale sistema di trasmissione al nuovo standard digitale terrestre. Si tratta della seconda rivoluzione televisiva nel giro di una decina d’anni. All’incirca nei primi anni Duemiladieci, infatti, l’Italia abbandonò la tv analogica adottando lo standard DVB-T del digitale terrestre. Uno standard che ora verrà sostituito dal più efficiente DVB-T2.

Televisione e telecomando

La data di inizio dello passaggio è l’8 marzo 2022, ma l’intero processo di trasferimento al nuovo standard avrà fine solo nel 2023. Ma cosa ha portato a questa esigenza di cambiare il digitale? Le ragioni sono di carattere pratico e di qualità del segnale. Con il passaggio al DVB-T2 verranno liberate frequenze importanti per le reti cellulari 5G, e questo porterà ad aumentare l’efficienza di questa banda. Inoltre, le trasmissioni saranno in alta definizione, e avremo quindi l’opportunità di poter godere della televisione con una qualità nelle immagini decisamente migliore.

Quali televisori dovranno essere cambiati?

Il passaggio al nuovo standard non prevede costi. Va però sottolineato come molti dei televisori attualmente in uso nelle nostre case non siano adeguati alla lettura di questo standard. Per evitare dunque di rimanere senza segnale, e quindi senza tv, dovremo obbligatoriamente adeguarci attraverso una doppia strada: la prima, più economica, prevede l’acquisto di un decoder digitale terrestre che possa permettere di decodificare i nuovi segnali; la seconda, più impegnativa, richiede invece la sostituzione dell’apparecchio televisivo con uno di nuova generazione. Per questo motivo negli ultimi mesi il governo ha messo a disposizione un importante bonus tv.