Come impatta il cambio del clima sulla diffusione preoccupante? Ecco quali sono le Regioni italiane più a rischio.
Da tempo, ormai, il cambio del clima è diventato un argomento di fondamentale importanza. Questa problematica abbraccia diversi ambiti, compreso quello animale e, nello specifico, la diffusione delle zecche: cosa dobbiamo aspettarci? Vediamo cosa dicono gli esperti.
Diffusione delle zecche, come impatta il cambio del clima?
Le zecche, parassiti che trasportano i batteri che causano la malattia di Lyme, vivono in ambienti dove le temperature sono pari o superiori a 7,2 gradi centigradi, con un’umidità uguale o maggiore all’82%. Fatta questa breve premessa, la domanda sorge spontanea: con il cambio del clima dobbiamo aspettarci una loro diffusione sempre più dilagante? Senza ombra di dubbio, più il mondo è caldo e più diventa ospitale per le zecche. Considerando che l’inverno è diventato mite e la primavera e l’estate sono sempre più lunghe e calde, è necessario tenere conto del loro possibile proliferare.
E’ bene sottolineare, però, che i cambiamenti climatici stanno rendendo alcuni luoghi meno ospitali per le zecche. Questo perché i parassiti non tollerano le zone dove la siccità regna sovrana: rischiano di seccare e morire. Pertanto, se da un lato il cambio del clima è per loro positivo, dall’altro può anche essere negativo. La sopravvivenza di questi antipatici animaletti, infatti, è legata al caldo e all’umidità, due fattori indispensabili e che non possono esistere l’uno senza l’altro.
Diffusione delle zecche e malattia di Lyme: cosa sta succedendo?
La diffusione delle zecche causate dal cambio del clima porta ad un aumento della malattia di Lyme. Secondo una recente ricerca, sembra che l’infezione abbia iniziato a colpire anche persone che vivono fuori dagli Stati Uniti, luogo dove questa patologia è molto diffusa. “Stiamo osservando che la zecca si sta spostando maggiormente verso il Canada, e le temperature più elevate sembrano essere un fattore chiave. (…) Vediamo anche casi di malattia di Lyme in Norvegia, così come nell’Artico. (…) Abbiamo registrato casi di malattia di Lyme già all’inizio di maggio, che è troppo presto“, ha dichiarato al Time il Dottor Vishnu Laalitha Surapaneni, assistente professore di medicina interna presso la University of Minnesota Medical School. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, in Italia le zecche sono maggiormente diffuse in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige.