Eccidio e genocidio: qual è la differenza?

Eccidio e genocidio: qual è la differenza?

In eccidio e genocidio la crudeltà e la morte sono elementi comuni, così come la follia che li genera.

Qualche volta si tende a confondere i termini eccidio e genocidio, ma la differenza c’è e non è neanche così piccola. Entrambi hanno crudeltà e morte come elementi comuni, ma hanno una pianificazione alla base che è molto diversa. Vediamo, nello specifico, qual è la differenza e quali sono i maggiori crimini di questo tipo della storia.

Cosa significa genocidio?

Il genocidio è lo sterminio di un’intera popolazione, per motivi politici, religiosi o culturali. Prima del 1944 il termine genocidio non esisteva. Dopo la Seconda guerra mondiale è stato coniato per indicare l’eliminazione di una stirpe, attuata secondo un progetto pianificato seguendo determinati, e ovviamente crudeli, criteri.

Pensate, ad esempio, all’Olocausto e a tutte le torture messe in campo da Hitler per distruggere gli Ebrei, oppure alla persecuzione degli Armeni da parte dei Turchi. In casi come questi, non si tratta di una ‘semplice’ uccisione di massa per rappresaglia, ma dello sterminio di un’intera popolazione.

Tra i maggiori genocidi della storia abbiamo quello degli ebrei da parte del nazismo, la persecuzione degli Armeni per mano dei Turchi, lo sterminio dei Tutsi in Africa e la pulizia etnica dei Serbi contro i musulmani durante la guerra nell’ex Jugoslavia.

Non solo: a cavallo tra 2023 e 2024 si è tornato a parlare di genocidio in riferimento alla guerra nella striscia di Gaza. Dopo l’attacco terribile di Hamas nei confronti di Israele, la risposta di questi ultimi è stata veemente e ha interessato milioni di civili “intrappolati” nella Striscia.

“Stop al genocidio”, ha detto Ghali durante Sanremo 2024, causando l’ira dell’ambasciatore di Israele in Italia. Una frase a sostegno della pace, un modo per accendere ancora di più i riflettori su Gaza.

Cos’è un eccidio?

L’eccidio è l’uccisione in massa di più persone, spesso per rappresaglia. In entrambi i casi si tratta di crimini contro l’umanità e nessuno dei motivi che li genera può ritenersi comprensibile. Tra gli eccidi quello più conosciuto è avvenuto il 24 marzo del 1944 presso le Fosse Ardeatine, vicino Roma. Questo ha visto l’uccisione di 335 civili e militari italiani, prigionieri politici, ebrei o detenuti comuni da parte delle truppe di occupazione tedesche.