Domicilio, residenza e dimora, tre definizioni che troppo spesso vengono utilizzate senza conoscerne il vero significato… fino ad ora!
Il domicilio, la residenza e la dimora sono tre definizioni che spesso vengono identificate come sinonimi nella quotidianitร . Sono invece, a livello giuridico, tre stati essenziali molto diversi e che identificano non solo il luogo in cui viviamo, ma anche le diverse forme di vivere in una casa o appartamento, in affitto o di proprietร .
Nel 2020 (e anche nel 2021), con la pandemia da Covid-19 e di DPCM del governo con forti limitazioni sullo spostamento, sapere la differenza tra queste tre definizioni รจ diventato molto piรน importante anche per la compilazione dell’autocertificazione.
Cos’รจ la residenza
Come identificato nelle FAQ del governo : “La residenza รจ definita giuridicamente come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. La residenza risulta dai registri anagrafici ed รจ quindi conoscibile in modo preciso e verificabile in ogni momento”.
Cos’รจ il domicilio
Anche in questo caso ci atteniamo alle dichiarazioni ufficiali del governo di Giuseppe Conte e in base all’Articolo 43 del Codice Civile, che identifica come domicilio: “Il domicilio รจ definito giuridicamente come il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Il domicilio puรฒ essere diverso dalla propria residenza”.
Cos’รจ la dimora o abitazione
Per quanto riguarda l’abitazione si intende il luogo dove si vive e dove vengono soddisfatti i propri interessi a livello personale. Tuttavia per questo termine non c’รจ una definizione chiara a livello giuridico. Durante la pandemia da Coronavirus, e per riuscire a definire l’abitazione in modo che i cittadini possano capire autonomamente se รจ possibile recarsi o meno in un determinato luogo, il governo ha fatto qualche esempio concreto.
“Lโabitazione va individuata come il luogo dove si abita di fatto – si legge sul sito di Palazzo Chigi – , con una certa continuitร e stabilitร (quindi per periodi continuativi, anche se limitati, durante lโanno) o con abituale periodicitร e frequenza (per esempio in alcuni giorni della settimana per motivi di lavoro, di studio o per altre esigenze), tuttavia sempre con esclusione delle seconde case utilizzate per le vacanze“.