La madre di Diddy difende il rapper in una lettera, chiedendo di aspettare che racconti la sua verità prima di giudicarlo.
Le accuse contro il rapper Diddy, noto anche come Puff Daddy, all’anagrafe Sean John Love Combs, hanno generato uno shock a livello internazionale. Violenze, abusi, sfruttamento, traffico di persone, ciò che sta uscendo in queste settimane ha dell’incredibile e la vicenda è appena iniziata. A suscitare ancora più stupore e sconcerto è il possibile coinvolgimento di numerosi vip dell’industria musicale, e non solo.
Ora che Diddy è stato arrestato e si trova in questo momento in carcere, a difenderlo pubblicamente ci ha pensato la madre, che ha pubblicato una lunga lettera. Scopriamo che cosa ha detto.
La difesa della madre di Diddy
Nella lettera pubblicata dalla madre del rapper, Janice Combs si dichiara devastata dalle accuse contro suo figlio. Ha sottolineato come la narrazione pubblica sia basata su bugie e idee sbagliate, trasformando la situazione in quello che lei definisce un “linciaggio pubblico“.
“Come ogni essere umano, mio figlio merita di dimostrare la sua innocenza in tribunale, di condividere finalmente la sua versione dei fatti e di smentire le bugie. Non sono qui per dipingere mio figlio come un uomo perfetto perché non lo è. Ha commesso degli errori in passato, come tutti noi. Mio figlio potrebbe non essere stato del tutto sincero su certe cose, come quando ha negato le violenze su un’ex fidanzata, quando poi i video di sorveglianza dell’hotel hanno mostrato il contrario” si legge.
Ma Janice aggiunge: “Questo però non significa che mio figlio sia colpevole delle accuse ripugnanti e delle gravi accuse mosse contro di lui adesso“.
L’appello della madre di Diddy
Janice Combs ha chiesto agli amici, fan e colleghi di Diddy di sostenerlo in questo momento difficile e di non giudicarlo prima che abbia la possibilità di difendersi. Ha sottolineato che molte delle accuse attuali derivano da persone in cerca di un guadagno finanziario e non dalla giustizia.
La madre di Diddy ha anche criticato l’intervento del governo federale, che ora sta usando queste accuse per perseguirlo ulteriormente.
“Mio figlio non è il mostro che hanno dipinto e merita la possibilità di raccontare la sua versione” conclude la madre del rapper.