DDI e la DAD: cosa vogliono dire e quali sono le differenze

DDI e la DAD: cosa vogliono dire e quali sono le differenze

La DDI e la DAD sono due forme di didattica distinte e separate. Ecco qual è il significato di ciascuna e come differiscono. 

Cos’è la DDI? E qual è la differenza rispetto alla DAD? Chiariamolo subito: entrambi gli acronimi fanno riferimento a metodologie didattiche distinte. Sebbene talvolta finiscano per essere confusi, ciascuno ha un preciso significato. La DDI o Didattica Digitale Integrata è tale perché integra la didattica digitale a quella in presenza, mentre la DAD o Didattica Digitale a Distanza è esclusivamente assolta sulle piattaforme digitali. Insomma, la DAD può essere una componente – non esaustiva – della DDI ma non si sovrappone ad essa. 

DDI e DAD differiscono pure nella valutazione. Qualora vi sia la DDI, la verifica dell’apprendimento dovrebbe accadere in presenza. Se, invece, è indispensabile ricorrere al lavoro interamente in DAD, esso va modificato anche in termini di accertamento delle competenze acquisite. È necessario cioè che le prove siano sottoposte con regolarità, assicurare tempestività e trasparenza e garantire continui feedback tanto agli studenti quanto ai genitori. 

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DDI: il significato

La DDI o Didattica Digitale Integrata, come già lascia presagire il nome, è una tecnica di insegnamento che contempla sia lezioni a distanza (svolte su piattaforme digitali) sia attività in classe o in altri ambienti scolastici. Ad esempio, per le prove in laboratorio (ma non solo) è essenziale la presenza.

La DAD a scuola

La DAD o Didattica a Distanza non è espletabile in un’unica modalità di esercizio, ma, al contrario, si declina e promuove l’uso di un mix tra:

– Attività a scuola;
– Attività a distanza sincrone;
– Attività a distanza asincrone. 

Tra le attività sincrone figurano percorsi di verifica (prove orali, presentazioni, discussioni, compiti in classe digitali) con conseguente valutazione.  Sono invece asincrone le attività che prevedono la consegna di materiali e di compiti al corpo studentesco per il loro svolgimento, da eseguire in forma autonoma.

Tra gli strumenti che permettono la DAD uno dei più apprezzati è WeSchool, piattaforma fondata da Marco De Rossi e usata, in tutta Italia, da migliaia di utenti, tra docenti e insegnanti.