A colpi di insulti e duri attacchi personali, si è svolto ieri il primo dibattito tra Donal Trump e Joe Biden, già definito il peggiore della storia.
Un dibattito nervoso, confuso e pieno di attacchi personali quello tenutosi quando in Italia era la notte tra il 29 e il 30 settembre, tra Donald Trump e Joe Biden sul palco della Case Western Reserve University di Cleveland, in Ohio. Che i rapporti tra i due non fossero certo rosei già lo si sapeva da tempo, ma quello che si è visto durante il primo dibattito presidenziale del 2020 ha messo in imbarazzo molti, primo tra tutti il moderatore dell’incontro, Chris Wallace, visibilmente in difficoltà. Ecco i momenti salienti e le cadute di stile dei due politici.
Gli insulti tra Biden e Trump sul ring di Cleveland
Era facile intuire che il dibattito tra Trump e Biden sarebbe stato carico di tensione e parole tutt’altro che gentili, ma i toni e i linguaggi usati ieri sul palco di Cleveland hanno davvero spiazzato tutti, in primis il moderatore, l’analista di FoxNews che con fatica ha cercato di fare il possibile per moderare quello che è già stato definito il peggiore dibattito presidenziale di tutti i tempi.
Dopo un inizio teso e concitato si passa subito nel vivo dello scontro – perché solo così si può chiamare – con duri attacchi personali ed epiteti tutt’altro che degni di due alte cariche dello stato.
C’è da pensare che Joe Biden, in genere pacato uomo perbene, si sia allenato a lungo per adeguarsi agli standard dello sfidante, noto per la sua arroganza e mancanza di tatto, perché quello che vediamo sul palco, che ha più le sembianze di un ring, è un uomo nervoso e duro che non ha nulla del solito aplomb che lo contraddistingue, né il classico sorriso, suo vero marchio di fabbrica.
E infatti, Joe riesce subito ad affondare una frase piuttosto ad effetto: “Sei un clown, un bugiardo. La persona sbagliata al momento sbagliato”. Impossibile pensare che Trump sarebbe stato buono: “Ho fatto più io in 47 mesi che tu in 47 anni, in te non c’è nulla di intelligente”, ribatte con la sua solita espressione strafottente, chiudendo con un: “Perché non stai un po’ zitto?
Il punto più basso del dibattito: gli attacchi al figlio di Biden
Il momento più sgradevole del dibattito è stato quando gli attacchi sono andati sul personale, coinvolgendo i familiari del candidato democratico.
Quest’ultimo, peccando di ingenuità, ha voluto onorare il ricordo del figlio Beau, veterano della guerra in Iraq, morto di un tumore al cervello nel 2015, mossa però, questa, che ha portato a un duro contrattacco da parte del leader della Casa Bianca.
“Stai parlando di Hunter?“, ironizza Trump, citando il fratello di Beau, e affondando del tutto con le seguenti parole: “È stato allontanato con disonore dall’esercito e non ha trovato lavoro fino a che non sei diventato vice presidente. A quel punto ha fatto fortuna in Russia e in Ucraina”.
Insomma, una pagina della politica americana che si sarebbe evitata volentieri.