Terza dose del vaccino, al via da fine settembre con gli immunodepressi: ecco il possibile calendario per tutte le categorie.
Mentre prosegue la corsa per la vaccinazione dell’intera popolazione italiana, il governo è già pronto per partire con la terza dose. Manca ancora l’ok della Commissione tecnico scientifica dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ma appare ormai certo che il via libera arriverà a giorni. Per questo motivo è già stato studiato un calendario (approssimativo) con le date per le diverse fasce di popolazione. Chi comincerà e quando toccherà a noi? Scopriamo insieme cosa trapela finora.
Terza dose del vaccino Covid: il possibile calendario
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, nel programma del governo la partenza sarebbe stata fissata per fine settembre 2021. I primi a sottoporsi alla terza dose saranno i 500mila pazienti immunodepressi, categoria nella quale rientrano pazienti oncologici, trapiantati o con sclerosi multipla. Ma la somministrazione dovrebbe spedire abbastanza velocemente, e già verso fine anno, probabilmente a dicembre, potrebbe toccare agli oltre 4 milioni di over 80 e ai 350mila ospiti delle Rsa.
Dovrebbe invece arrivare per gennaio e febbraio 2022 il momento degli operatori sanitari, che rientrano nelle fascie di popolazione a maggior rischio di esposizione al contagio. E tutti gli altri? Per il momento non sono stati calendarizzati. Bisognerà infatti attendere il via libera dell’Aifa, che a sua volta attenderà quello dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, che solo in questi giorni ha iniziato le valutazioni sulla possiblità di una terza dose per quanto riguarda il vaccino Pfizer.
La terza dose del vaccino è pericolosa? Cosa sta succedendo all’estero
Al momento, oltre all’Italia, si stanno muovendo verso la terza dose anche gli altri grandi paesi europei. La Francia è già partita con la vaccinazione degli immunodepressi, e a breve inizieranno anche Germania, Spagna e Portogallo. Uno dei paesi con più vaccinazioni al mondo, Israele, ha già iniziato la somministrazione della terza dose di Pfizer a fine luglio, per contrastare l’aumento dei contagi dovuto alla Delta. E il richiamo sembra aver aiutato a frenare la risalita della curva.
Tuttavia, resta ancora divisa la comunità scientifica sulla necessità e la possibilità di una terza dose. Se per le persone più fragili infatti il parere è quasi unanime, per tutti gli altri esistono più dubbi non tanto sulla necessità di un richiamo, ma su quanto tempo bisogna attendere per poterlo fare dopo aver concluso il primo ciclo vaccinale. Al momento, comunque, l’Organizzazione mondiale della sanità non ha dato indicazioni precise, anche se ha chiesto a tutti gli Stati di non iniziare con il cosiddetto ‘booster’ per la popolazione sana prima di dicembre, così da poter vaccinare almeno il 40% dei cittadini entro la fine dell’anno. Il resto si vedrà tra qualche settimana.