Curriculum vitae perfetto: tutti i segreti per scrivere un curriculum capace di colpire anche il recruiter più distratto e farti ottenere un colloquio.
Stai cercando lavoro? Vuoi cambiare professione? Perfetto. La prima cosa da fare non è spulciare ogni offerta nei siti e nei motori di ricerca appositi, ma scrivere un curriculum vitae perfetto. Sicuramente ne avrai già uno bello e pronto… ma potrebbe non bastare! Per essere certo di colpire ogni recruiter bastano piccoli accorgimenti, un layout chiaro e le giuste attenzioni che possano permetterti di farti spiccare sui tuoi competitor. Ecco come fare un un curriculum perfetto!
Curriculum perfetto: come renderlo efficace
Per prima cosa, bisogna conoscere le caratteristiche di base del cv perfetto. Ad esempio la lunghezza. Se hai appena terminato gli studi e quindi non ancora molte esperienze lavorative la lunghezza potrebbe non superare una pagina.
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Al contrario, se sei già un professionista esperto, sarà difficile rimanere sotto le tre. Sappi comunque che, in linea di massima, la lunghezza consigliata per un buon curriculum è di due pagine. Cerca quindi di essere breve e chiaro nel descrivere le tue esperienze e utilizza quando possibile numeri e dati.
Passando alle sezioni che compongono il CV, non si può non partire dalle informazioni personali. A inizio pagina dovremo mettere nome completo e titolo professionale (che deve possibilmente combaciare con la posizione lavorativa per cui ti stai proponendo).
A seguire sarà opportuno inserire i contatti: numero di telefono, indirizzo e-mail e possibilmente un link al profilo LinkedIn, il nome su Skype e un collegamento a un sito web personale. Indicare la nazionalità è consigliabile, l’età invece dipende: in alcuni casi potrebbe danneggiarti. Stesso discorso per la residenza: meglio inserirla solo se ti stai candidando per un posto di lavoro nella tua città.
Curriculum perfetto: esperienze formative e personali
Subito dopo, sarà opportuno parlare della tua formazione. Per quanto riguarda gli studi, bisogna inserire tutto ciò che è di rilievo seguendo l’ordine cronologico inverso, quindi partendo dal titolo di studio più recente e andando fino a quello più lontano nel tempo.
Importante: se hai effettuato Erasmus o altri progetti paralleli, è il caso di segnalarli. Consigliabile specificare la data di inizio e fine di ogni esperienza e riportare l’eventuale voto di laurea e il titolo della tesi. Se il voto non è però lusinghiero, si può omettere.
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E arriviamo al cuore di un curriculum vitae: la sezione riguardante le esperienze lavorative. In questa sezione bisogna elencare gli impieghi e i tirocini che secondo noi ci qualificano per la posizione che stiamo chiedendo. Per ogni esperienza citata dobbiamo inserire il nome dell’azienda, la posizione e una breve descrizione sul nostro ruolo. Possono essere aggiunti anche elenchi puntati per riassumere responsabilità, abilità e risultati ottenuti. Anche in qeusto caso bisogna indicare la data di inizio e fine di ogni impiego. Attenzione però: inserisci solo le esperienze in linea con la posizione per cui ti stai candidando.
Soft skills sì o no nel curriculum perfetto?
In molti si chiedono poi se sia il caso di inserire le proprie conoscenze e capacità, le cosiddette soft skills. La risposta è certo, se utili per la posizione lavorativa di nostro interesse.
Meglio evitare quelle presenti in quasi tutti i curricula, come motivato, ambizioso, rispettoso delle scadenze e così via. Meglio specificare le proprie competenze tecniche e le caratteristiche psicologiche.
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Inserisci la conoscenza di lingue straniere, evidenziando il livello di conoscenza ed esplicitando la comprensione orale e scritta. Se possibile, inserisci anche le certificazioni e le esperienze all’estero. Stesso discorso per le conoscenze informatiche, specificando anche i software e i tools che realmente sappiamo utilizzare.
Extra e dettagli per un cv perfetto
Quelle sopra descritte sono le tre/quattro sezioni più importanti per scrivere un curriculum completo del necessario. Ma esisitono altri campi che possono essere aggiunti. Ad esempio, se abbiamo hobby e passatempi che potrebbero risultare rilevanti, può essere utile inserirli. Come è consigliabile anche scrivere quali sono le nostre aspirazioni lavorative.
Per quanto riguarda il resto, ecco una serie di faq che possono sciogliere ogni tuo dubbio:
– Che font utilizzare? Uno chiaro e pulito, come Calibri o Arial. In alternativa Garamond, Helvetica e Georgia. La dimensione deve essere tra i 10 e i 20 px.
– Quale foto scegliere? Una che abbia un abbigliamento adeguato, che trasmetta serietà e serenità. Evita selfie, foto troppo rilassate o vacanziere. Ma evita anche quelle con lo sfondo bianco.
– Quando optare per un video CV? Quello del curriculum video è un trend in crescita all’estero. Può essere la scelta giusta se sei una persona spigliata ed empatica, ma attenzione: la durata deve essere tra 1 e 2 minuti e deve essere solo un allegato da aggiungere al CV vero e proprio. Se invece sei una pesona timida o insicura, meglio evitare.
– La lettera di presentazione è utile? Sì, ma va fatta con criterio. Bisogna infatti personalizzarla in base all’azienda, e quindi richiede uno studio e una conoscenza dell’azienda stessa. Se però ben scritta potrebbe rivelarsi l’arma segreta per fars sì che il proprio CV non finisca subito nel cestino.
– Quando utilizzare il CV europeo? Solo se richiesto esplicitamente dalle aziende. Altrimenti è meglio optare per uno personalizzato. Ricordiamo che per compilare un curriculum Europass basta andare sul sito, scaricarlo e completarlo.