Famosa fin dall’antichità in Asia e Grecia
Curcuma: una spezia originaria dell’estremo oriente, dalle riconosciute proprietà depurative e drenanti e antinfiammatorie
Lo zafferano delle Indie o zenzero dei poveri, ma ricco di sostanze benefiche
La curcuma appartiene alla stessa famiglia dello Zenzero e ad esso assomiglia moltissimo per la forma del rizoide, tubolare e ramificato. Il colore distingue nettamente le due radici: lo zenzero è di un giallo brillante, la curcuma di un intenso color arancio che ne ha fatto uno dei più potenti coloranti naturali conosciuti.
Questa pianta, dalle tipiche foglie ovale ed allungate, si sviluppa principalmente nelle zone a clima tropicale e molto piovoso e genera fiori viola altamente decorativi, spesso coltivati come pianta ornamentale.
Curcuma: una spezia per ricetta salate e dolci
La curcuma ha un sapore pungente e leggermente amaro che la rende adatta principalmente a piatti salati (zuppe, primi, secondi di carne, salse e condimenti vari).
E’ una delle spezie alla base del Masala, una miscela di spezie che gli occidentali chiamano curry, a cui la curcuma conferisce il tipico colore dorato.
Nella cucina occidentale, così povera di spezie rispetto a quella orientale e mediorientale, il curry è stato introdotto su larga scala solo negli ultimi decenni, soprattutto per condire bocconcini di pollo da accompagnare con riso in bianco.
Il sapore pungente della curcuma viene adoperato (anche se molto raramente) per aromatizzare alcune preparazioni dolci, tra cui il famoso golden milk. Si tratta di una bevanda dolce dall’intenso colore giallo che si prepara a partire dalla pasta di curcuma e che viene arricchita da pepe nero e miele. In genere si beve caldo o tiepido, talvolta frullato per renderlo schiumoso.
Non è raro in effetti che la curcuma sia associata al pepe nero, poiché la piperina, sostanza che da al pepe il suo caratteristico sapore, massimizza l’assorbimento da parte dell’organismo di tute le (molte) sostanze benefiche contenute nella curcuma.