Culla per la vita: come funziona, chi aderisce e quali sono i diritti delle mamme

Culla per la vita: come funziona, chi aderisce e quali sono i diritti delle mamme

Cos’è la Culla per la vita? Vediamo come funziona e chi aderisce a questo servizio disponibile in tutta Italia.

Un tempo chiamata Ruota degli esposti, la Culla per la vita è un servizio attivo negli ospedali delle principali città italiane. Consente alle mamme in difficoltà di abbandonare i propri figli nel completo anonimato e in massima sicurezza. Vediamo, nello specifico, cos’è e come funziona.

Cos’è la Culla per la vita e come funziona

La vicenda del piccolo Enea, neonato abbandonato dalla madre presso la Culla per la vita di Milano, ha acceso i riflettori su una tematica delicata e, spesso, sottovalutata: la disperazione delle donne che si ritrovano a non poter crescere i propri figli. La Culla per la vita è una struttura nata proprio per aiutare queste mamme in difficoltà. Qui, nel completo anonimato e in modo del tutto sicuro, si possono lasciare i bambini, dando loro la possibilità di avere un futuro migliore.

Un tempo si chiamava ruota degli esposti, mentre oggi si identifica con un nome più dolce, Culla per la vita. Si tratta di un servizio attivo h24, generalmente situato nei pressi degli ospedali. Quello di Milano, ad esempio, è collocato in via della Commenda 10, a destra del Policlinico. L’ingresso è leggermente nascosto, in modo da garantire il completo anonimato delle persone che prendono la difficile decisione di abbandonare un bimbo. Sia fuori che dentro non ci sono telecamere, ma, dietro una saracinesca, c’è una culla termica che si attiva appena si preme l’apposito pulsante. Appena il neonato viene depositato si attiva l’allarme in ospedale e il piccolo viene soccorso dai medici.

Culla per la vita: che fine fanno i bambini e quali sono i diritti della madre

Dopo che il bambino viene abbandonato presso la Culla per la vita, i medici lo trasferiscono nel reparto neonatale e si prendono cura di lui. Dall’ospedale parte una comunicazione al Tribunale dei Minori e il neonato viene dichiarato adottabile. La madre biologica, avendo lasciato il figlio nel completo anonimato, non ha alcun diritto su di lui. Questo significa che non saprà né quando sarà adottato e né tantomeno da chi.