Le smart home rappresentano ormai una realtà accessibile a molti, quasi una tendenza per diverse famiglie in Italia, soprattutto grazie alla presenza sul mercato di strumenti economici, integrati e dall’utilizzo semplice e immediato.
Il futuro delle “case intelligenti” sembra ancor più promettente e alla portata di tutti, seppur con delle prospettive da non sottovalutare, a cominciare da aspetti come la privacy e la sicurezza.
In una smart home, infatti, dispositivi come videocamere di sorveglianza, termostati o assistenti vocali sono costantemente collegati alla rete. Ciò espone gli inquilini a possibili rischi come il monitoraggio delle attività online da parte di malintenzionati. Uno scenario che si può scongiurare con il sostegno di una VPN Italia, abile nel cifrare il traffico Internet abbattendo l’ipotesi di attacchi hacker. Il ricorso a questa tecnologia, insomma, può svolgere un ruolo fondamentale nella protezione della rete domestica.
Un mercato in costante crescita: smart home in aumento anche in Italia
A mettere nero su bianco la capillare diffusione delle smart home in tutto il mondo ci ha pensato un’indagine pubblicata di recente da Verified Market Research, secondo la quale il giro d’affari in quest’ambito ha superato i 222 miliardi di dollari nel 2024. Numeri vertiginosi, che rivelano una tendenza anche in Italia: secondo i dati del Politecnico di Milano, nel 2023 per le case intelligenti nel Belpaese sono stati spesi ben 810 milioni di euro. Un parametro, chiaramente, in ascesa graduale ma costante.
Tra le soluzioni più gettonate spiccano quelle per la sicurezza – videocamere, sensori per porte e finestre, serrature connesse – che corrispondono al 24% del mercato. Seguono gli elettrodomestici (19%), i sistemi di riscaldamento e climatizzazione (18%) e gli smart speaker (16% del mercato). Tutti questi supporti entrano a far parte di un ecosistema unificato, da governare attraverso una piattaforma centrale, un’applicazione mobile o un assistente vocale come Amazon Alexa, Google Home o Apple HomeKit.
Queste piattaforme fungono da “hub” per tutti i dispositivi, consentendo all’utilizzatore di controllare luci, termostati, sicurezza, elettrodomestici e tanto altro da un’unica interfaccia, mediante comandi vocali o tramite app.
Strumenti di una casa intelligente: quali sono i più importanti
Quali sono, allora, i principali componenti di una casa intelligente? Abbiamo visto come gli assistenti vocali e gli smart hub non possano proprio mancare, in quanto rappresentano il “cervello” dell’ecosistema. Google Assistant, Apple Siri e Alexa, ad esempio, garantiscono la gestione di un’infinità di dispositivi tramite formule semplici. Google Nest o Amazon Echo Show, per citarne alcuni, sono hub fisici che permettono di controllare vari apparati tramite l’Internet of Things (IoT).
Attraverso lampadine come Philips Hue si può controllare intensità e colore delle luci, mentre i sensori di movimento adattano la luminosità automaticamente in base al transito da una stanza all’altra. Le telecamere garantiscono il monitoraggio dell’abitazione a distanza, inviando tempestivamente una notifica in presenza di movimenti sospetti.
Le serrature intelligenti permettono di aprire o chiudere a chiave una porta a distanza: sono efficaci per accessi temporanei agli estranei, come corrieri o dog sitter. Il termostato smart regola la temperatura in base alle abitudini e alla presenza degli inquilini. C’è poi tutto un ventaglio di elettrodomestici di uso comune: frigoriferi, forni, lavatrici e lavastoviglie, connessi a Internet e gestibili da lontano. I frigoriferi, ad esempio, hanno traccia del loro stesso contenuto, suggerendo persino ricette sulla base degli ingredienti conservati.