Crazy Pizza multato dal Comune di Roma: Briatore su tutte le furie

Crazy Pizza multato dal Comune di Roma: Briatore su tutte le furie

Il ristorante Crazy Pizza di Flavio Briatore è stato multato per via delle decorazioni esterne, ma l’imprenditore se la prende con il Comune.

Pochi giorni fa ha fatto scalpore la notizia della multa a Crazy Pizza, la catena di ristoranti lanciata dall’imprenditore Flavio Briatore. La multa disposta dal Comune di Roma riguarda le decorazioni esterne al locale romano, considerate abusive.

Nonostante la multa non sia eccessivamente onerosa, l’imprenditore ha voluto dire la sua attraverso i suoi canali social, e la sua rabbia era molto evidente. Ma scopriamo che cosa ha detto.

Flavio Briatore furioso contro il Comune di Roma

Con un video pubblicato su Instagram, l’imprenditore si è lasciato andare ad un duro sfogo dopo aver ricevuto la multa.

Abbiamo capito qual è il problema del municipio di Roma il problema sono i fiori di Crazy Pizza in via Veneto che fanno parte della nostra immagine, ma a Roma non vanno bene. Prima i fiori erano segno di eleganza, per il Comune di Roma sono segno di degrado” dichiara l’imprenditore.

Flavio Briatore

Ma lo sfogo di Briatore non si ferma qui. Infatti, nel video continua: “Evidentemente loro ritengono che la spazzatura a Roma, che la si incontra ovunque, sia segno di eleganza e bellezza. Si tratta di un gruppo di odiatori sociali, l’assessore non so di cosa, non farò il suo nome perché il suo obiettivo era andare contro Briatore, è un odiatore sociale… sono un gruppo di odiatori sociali“.

Flavio Briatore: “Vanno bene le bancarelle abusive, la camorra, la ‘ndrangheta”

Nel video Briatore accusa il Comune di Roma: “Comunque: vanno bene le bancarelle abusive, la camorra, la ‘ndrangheta, va bene tutto. Mentre in via Veneto le luci non le puoi mettere, gli ombrelloni non li puoi mettere, le sedie non le puoi mettere, mangiar fuori non si può“.

Infine conclude: “Sono veramente degli odiatori sociali e non so perché votate sta gente, li dovete mandare via a calci nel sedere perché è gente che non serve a niente“.