E’ in arrivo un nuovo test che oltre ad individuare la positività al Covid di un soggetto è in grado di dire quale variante ha contratto.
Dopo i classici tamponi per rilevare la presenza del Covid-19, potrebbe arrivare un nuovo test che individua anche la relativa variante. Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricercatori di Dallas, che hanno sottolineato l’importanza che lo strumento diagnostico potrebbe avere nella gestione della pandemia.
Covid: in arrivo un nuovo test che consente di individuare la variante
Fino ad oggi, i tamponi per il Covid hanno rilevato solo la positività del soggetto. A breve, però, ci potrebbe essere un importante passo avanti. I ricercatori dell’UT Southwestern Medical Center di Dallas hanno creato un nuovo test che, oltre alla presenza della malattia, individua anche la relativa variante. Gli studiosi hanno evidenziato che questo strumento diagnostico può rivelarsi utilissimo per monitorare il diffondersi delle varianti, ma anche per prendere decisioni mediche/curative in poco tempo.
“Utilizzando questo test, possiamo determinare molto rapidamente quali varianti sono presenti nella comunità e se una nuova variante sta emergendo. (…) Il test potrà essere particolarmente utile sui singoli pazienti quando abbiamo a che fare con varianti che rispondono in modo diverso ai trattamenti“, ha dichiarato Jeffrey SoRelle, professore di patologia e autore dello studio pubblicato su Clinical Chemistry.
Il nuovo test per il Covid potrebbe davvero fare la differenza, a patto che venga aggiornato in base allo svilupparsi di nuove varianti. Questa, infatti, è una delle pecche che gli esperti del settore hanno rilevato nel sistema diagnostico. Inoltre, dettaglio non trascurabile, pare che il tampone individui come positivo anche il paziente con carica virale bassa.
Il parere degli esperti italiani
In attesa di sapere se il nuovo test che individua le varianti arriverà sul mercato, vale la pena dare uno sguardo al parere degli specialisti nostrani. Come riporta Il Corriere della Sera, Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione Microbiologi Clinici Italiana, crede che questo strumento possa essere importante per monitorare i contagi. Ci sono comunque alcuni dubbi.
“Conoscere in tempi rapidi la diffusione delle varianti è utile se i numeri sono importanti, come adesso; meno se i numeri dovessero scendere. Inoltre non conosciamo quale sarà il costo del dispositivo, quindi al momento non possiamo valutare se i costi-benefici saranno reali“, ha dichiarato Clerici.