Covid, ecco dove ci si contagia di più: dal ristorante agli ascensori, ecco quali sono i luoghi in cui è maggiore in rischio di contrarre il Coronavirus.
La pandemia di Covid-19 ha messo a dura prova il mondo intero, ma ci sono dei posti in cui il contagio è molto maggiore, e che sono assolutamente da evitare. Ma quali sono questi luoghi dove il rischio contagio è maggiore? Scopriamoli insieme.
Covid: i luoghi super diffusori
Sono tantissimi gli studi che dall’inizio della pandemia hanno tentato di rispondere alle due domande più importanti: come ci si contagia e dove ci si contagia. Mentre alla prima domanda la risposta sembra ormai essere attraverso il contatto e anche il più semplice dialogo ad alta voce con una persona infetta (anche a distanza di più di un metro), il dove è ancora oggettto di numerosi studi.
Dai macelli alla chiesa, passando per le carceri. Sono davvero tantissimi i luoghi definiti ‘super diffusori’, quelli in cui è semplicissimo contagiarsi a vicenda creando dei piccoli o grandi focolai. Ma anche gli stadi e le discoteche sono luoghi particolarmente rischiosi, così come i ristoranti e soprattutto gli ascensori. In spazi così chiusi e in cui il contatto è così ravvicinato, infatti, il contagio è quasi automatico, come dimostrato ormai da numerosi studi.
Tenendo conto che le principali difese restano il distanziamento sociale, l’utilizzo corretto delle mascherine e la costante igiene delle mani (evitando in tal senso di cadere in banali errori), si possono dividere i luoghi pubblici in diverse fasce di pericolosità.
In quella meno pericolosa sono presenti i supermercati, le biblioteche, i musei, la maggior parte delle attività all’aperto. Nella fascia intermedia si trovano centri commerciali, uffici, banche, palestre, parchi giochi, piscine, ma anche hotel, bagni pubblici, mezzi pubblici, teatri e cinema. Nel gruppo dei luoghi in cui il rischio è maggiore troviamo invece bar e ristoranti, specialmente se ci si rimane per molto tempo, cerimonie religiose o meno, feste, buffet, concerti, discoteche, stadi, parchi divertimento, messe e macelli.
Contagio da Covid in città: il virus rimane sulle superfici?
Di recente alcune università americane, in particolare la Tufts e la Berkeley, hanno effettuato delle ricerche sulle superfici presenti nei luoghi pubblici, come ad esempio i bancomat, le maniglie dei cassonetti o dei negozi, le entrate della metro, i distributori di benzina, i pulsanti dei semafori e così via.
Dalle ricerche effettuate nella città di Somerville, in Massachussetts, è venuto alla luce come siano rimaste tracce di Covid sull’8,3% delle superfici. Le più contaminate sono risultate le maniglie dei cassonetti e dei negozi, seguite dalle banche e le metro. Va però detto che la quantità di Sars-Cov-2 rilevata era bassa, e forse insufficente per causare un contagio.