Dopo il Dpcm firmato lo scorso 13 ottobre, è molto probabile che venga emesso un nuovo decreto entro il week-end del 24, 25 ottobre.
In seguito all’emergenza Covid il governo ha adottato una serie di misure volte a contrastare la diffusione del virus. Lo scorso 13 ottobre il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, ha firmato un Dpcm con il quale, ad esempio, sono stati vietati alcuni sport di contatto a livello amatoriale. Ebbene, a distanza di circa una settimana Palazzo Chigi è a lavoro e pensa ad un nuovo decreto che molto probabilmente verrà emesso nel week-end del 24, 25 ottobre. Tra i punti al centro dell’attenzione scuola, trasporti, coprifuoco e possibili limitazioni per quanto riguarda gli spostamenti tra regioni. Scopriamo di più.
Conte lavora al nuovo Dpcm: scuole e trasporti al centro della discussione
Al momento si tratta solamente di rumors, ma sembra che arriverà un nuovo Dpcm a ottobre. I tecnici sono al lavoro, con l’intenzione di non stravolgere troppo quanto delineato nell’ultimo decreto. Si tratterebbe in particolare di alcuni aggiustamenti, riguardanti comunque temi importanti come la scuola e il mondo dei trasporti.
Gli scienziati, infatti, hanno manifestato la loro preoccupazione per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, considerato uno dei principali veicoli di contagio. I numeri della ministra Paola De Micheli, però, dicono altro. La ministra dei trasporti, infatti, ha voluto sottolineare come “aerei, navi, bus, treni a lunga e corta percorrenza hanno contribuito nella misura dello 0,1% al contagio da coronavirus“.
Scuole superiori a turni e spostamenti tra regioni di nuovo a rischio
Al fine di decongestionare i mezzi pubblici, quindi, si starebbe pensando di puntare sugli orari di ingresso a scuola. In particolare, per quanto riguarda le superiori, si parla di scaglionare ulteriormente l’ingresso con la possibilità di frequentare le lezioni anche nel pomeriggio. Da non escludere la possibilità di spostare l’ingresso dopo le 9, preferibilmente tra le 10 e le 11, in modo tale da non sovraccaricare bus e metro già affollati da coloro che vanno a lavoro. Una misura che sarebbe quindi rivolta a studenti dai 14 anni in su.
Per quanto riguarda il coprifuoco, invece, il Partito Democratico vorrebbe imporlo dalle 22/23 fino alle 6 del mattino, mentre il Movimento 5 Stelle dall’una di notte fino alle 5. Conte, dal suo canto, vorrebbe evitare un’imposizione a livello nazionale. Nel caso in cui venisse applicato, inoltre, si potrebbe dover fare i conti con limitazioni negli spostamenti tra regioni, se non per validi motivi, come il lavoro, e con autocertificazione.