Il governo Draghi lavora al nuovo decreto, in arrivo il 6 aprile: ecco le regole sul tavolo, con riaperture possibili per bar, ristoranti e parrucchieri.
L’Italia si appresta a entrare nella fase cruciale del lockdown pasquale. Nella settimana che sta per iniziare tutto il paese, in sostanza, sarà zona rossa, per limitare i movimenti durante le feste. Ma il governo è già al lavoro per decidere cosa accadrà dopo Pasqua. Il 7 aprile dovrebbe entrare in vigore infatti un nuovo decreto, e in molti si augurano che possa essere più morbido, con prevedibili aperture per alcune attività.
Tuttavia, i numeri restano molto alti, il tasso di positività è in risalita è resta emergenziale la situazione delle strutture sanitarie. Con una campagna vaccinale ancora a rilento, ipotizzare concrete riaperture appare molto complicato. Ecco quali sono le misure sul tavolo del governo.
Nuovo decreto 7 aprile: in arrivo la fascia gialla rafforzata?
La più grande novità in arrivo con il nuovo decreto dovrebbe una cosiddetta fascia gialla ‘rafforzata’, con l’apertura dei locali a pranzo, ma con orario ridotto. In queste zone rimarrebbero però i divieti della fascia arancione nel fine settimana, con un lockdown totale previsto per quello del Primo Maggio.
Stando a quanto riferito dal Corriere della Sera, ci sarebbe uno scontro tra le diverse anime del governo. I ministri che sostengono la linea rigida vorrebbero ancora un mese di divieti, senza alcun tipo di fascia gialla. Ma le pressioni delle regioni sono forti, e difficilmente si andrà verso questa strada. Nelle aree con contagi più bassi dovrebbero invece riaprire bar e ristoranti a pranzo ma solo fino alle 15 o alle 16, per evitare di dar vita ad assembramenti durante l’orario dell’aperitivo.
Per quanto riguarda le altre attività, potrebbe essere nuovamente consentita l’apertura di barbieri e parrucchieri in zona rossa, una novità rispetto all’ultimo provvedimento governativo, anche per impedire l’appuntamento a domicilio, veicolo di rischio maggiore rispetto all’apertura dei locali.
I nuovi colori delle regioni
Intanto il 26 marzo è previsto un nuovo monitoraggio, che dovrebbe portare al cambiamento di colore per alcune regioni. Non per la Lombardia e il Piemonte, che dovrebbero rimanere ancora rosse. A rischio anche la Calabria, mentre in Campania si potrebbe arrivare a un lockdown prorogato fino al 12 aprile. Non cambieranno colore nemmeno Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Trento, Marche e Puglia.
Si ammorbidisce la situazione nel Lazio, che torna arancione. Da valutare invece il Veneto, in bilico tra zona arancione e rossa. Resta a livello medio di rischio la Toscana e anche a la Liguria, che tecnicamente sarebbe però l’unica regione gialla del settentrione italiano, stando a quanto spiegato dal governatore Giovanni Toti.