Covid, l’1 aprile cambiano le regole: via le zone a colori e il green pass

Covid, l’1 aprile cambiano le regole: via le zone a colori e il green pass

Covid, dall’1 aprile cambiano le regole: spariscono le zone a colori e il green pass a lavoro non sarà più obbligatorio per nessuno.

Dall’1 aprile 2022 si inizierà l’allentamento delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid. Il ministro della salute Roberto Speranza ha annunciato come cambieranno le regole: dalle zone a colori, che andranno definitivamente in soffitta, al green pass, passando per le mascherine al chiuso. Vediamo cosa ci aspetta nei prossimi mesi.

Covid: dall’1 aprile cambiano le regole

Il 31 marzo 2022 termina lo stato d’emergenza legato alla pandemia da Covid. Questo significa che dall’1 aprile si andrà pian piano verso un allentamento delle restrizioni. Il ministro Roberto Speranza, durante la cabina di regia sulle misure anti-Covid, ha annunciato che spariranno definitivamente le zone a colori. Pertanto, i cittadini saranno liberi di muoversi senza alcuna regola su tutto il territorio nazionale. Il green pass base, invece, resterà in vigore per alcune attività, come trasporti a lunga percorrenza, mense, concorsi pubblici e visite in carcere, fino al 30 aprile 2022.

Per quel che riguarda le mascherine, resteranno obbligatorie al chiuso fino al 30 aprile, mentre l’obbligo vaccinale scadrà il 15 giugno, portando in soffitta anche tutte le sanzioni, tranne quella pecuniaria, ad esso collegate. L’obbligo del siero vaccinale resta soltanto per il personale sanitario e delle Rsa. E’ bene sottolineare, però, che le mascherine saranno sempre necessarie nel momento in cui si intende entrare nelle strutture ospedaliere o nelle residenze per anziani e disabili.

Cambiano le norme anche per la Dad e gli stadi

Cambiamenti dall’1 aprile anche nel mondo scuola. La Dad, ovvero didattica a distanza, sarà attiva solo per i positivi al Covid. Le quarantene da contatto, invece, decadono. Questo significa che coloro che sono stati a contatto con una persona malata non sono più costretti all’isolamento domiciliare. Gli stadi, per la gioia di tutti i tifosi e degli appassionati di musica, torneranno alla capienza piena.