Che fine farà il piccolo Enea, il bimbo abbandonato a Milano?

Che fine farà il piccolo Enea, il bimbo abbandonato a Milano?

Il piccolo Enea, il neonato abbandonato a Milano nel giorno di Pasqua, è stato affidato alla Culla per la Vita della Clinica Mangiagalli: ecco cosa succederà adesso.

Sono giorni fondamentali, ore importantissime per il futuro del piccolo Enea, il neonato abbandonato a Milano e diventato celebre, anche sui social, per essere stato oggetto di un appello di Ezio Greggio. La storia del bimbo e della madre ha infatti commosso il noto conduttore di Striscia, che ha voluto sfidare le polemiche per lanciare un appello proprio alla neomamma. Parole che, per il momento, sono però cadute nel vuoto. Cosa sarà allora di Enea? Affidato alla Culla per la Vita della Clinica Mangiagalli nel giorno di Pasqua, il bimbo potrebbe andare incontro a un duplice destino.

Cosa succederà al piccolo Enea?

Il bimbo è stato affidato alle cure amorevoli della Culla per la Vita nella giornata della Resurrezione, la Pasqua del Signore, lo scorso 9 aprile. Da quel momento, la madre naturale del bimbo ha dieci giorni per riconoscere il proprio piccolo e riprenderlo con sé. Se la ragazza, che pure ha raccontato tutto il suo amore per il bimbo in un messaggio, non dovesse cambiare idea, il suo destino sarà lontano dalla madre naturale.

neonato piedini

Partirà quindi, dopo dieci giorni dall’abbandono, il procedimento di adottabilità per il bimbo, venuto al mondo solo una decina di giorni fa. In questo modo, con un processo molto rapido, anche della durata di non più di un mese, il neonato potrebbe anche trovare una nuova famiglia in grado di donargli tutto l’amore che merita.

Come funziona l’iter di adozione

Qualora dovesse essere attivato il procedimento di adottabilità, il Tribunale per i minori selezionerebbe un numero di coppie idonee che potrebbero aspirare all’adozione, tra le oltre cinquecento che si candidano ogni anno. Verranno selezionate solo le coppie che abbiano già raggiunto il completamento dell’iter di idoneità, valida per tre anni. Così, in un solo mese il piccolo Enea potrebbe trovare una nuova famiglia, dopo lo stato di abbandono. E dopo non molte settimane potrebbe essere adottato definitivamente.

Ma quali sono i requisiti richiesti alle coppie che vogliono adottare un bimbo? Devono essere sposati da almeno tre anni (possono però contare anche gli anni di convivenza). L’età dei due neo genitori deve superare di almeno diciotto anni, ma non più di quarantacinque, l’età dell’adottato. Sono possibili deroghe solo in caso di danno grave per il minore in questione. Considerando che Enea è appena venuto al mondo, sono quindi moltissime le possibilità che possa trovare subito famiglia.