Cosa sono i Krampus, i demoni protagonisti di alcune leggende natalizie alpine

Cosa sono i Krampus, i demoni protagonisti di alcune leggende natalizie alpine

Krampus, la leggenda dei demoni protagonisti dei mercatini di Natale di alcuni paesi alpini: origine e significato.

I turisti che scelgono di trascorrere qualche giorno tra Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige o anche altre zone di paesi che si dividono l’arco alpino, dalla Slovenia alla Baviera, passando per Austria e Svizzera, potrebbero imbattersi presso i mercatini di natale in sfilate folkloristiche dominate da figure demoniache: i Krampus.

Riconoscibili per il loro aspetto di diavoli con tanto di corna, denti aguzzi e varie armi come forconi, catene e fruste, questi demoni seminano il terrore tra il pubblico, ma solo per delle rappresentazioni che risalgono a secoli e secoli fa e traggono origine da miti e leggende molto famosi in quei territori. Scopriamo insieme cosa sono e qual è la loro storia.

La leggenda dei Krampus: cosa sono

Il termine Krampus, che potrebbe avere origine dal bavarese krampn (“morto”, putrefatto”) o dal tedesco kramp (“artiglio”), indica dei demoni dalle sembianze mostruose e inquietanti che vanno in giro, nel periodo di Natale, e più precisamente di San Nicola, alla ricerca di bambini ‘cattivi’. Durante le loro passeggiate per i vari paesi alpini, con rumori forti ottenuti da campanacci e corni spaventano i presenti, fustigando chi s’interpone sulla loro strada.

Krampus

La leggenda dei Krampus, saldamente presente ancora in molte zone dell’ex area austro-ungarica, risale a molti secoli fa ed è attestata almeno al VI-VII secolo d.C., legata soprattutto al solstizio d’inverno. Gli uomini, in questi giorni si travestono con maschere diaboliche, e a volte anche in abiti femminili (in quanto il Krampus può essere anche donna e rispondere al nome di Kramp), per spaventare le persone. Durante la rappresentazione non possono mai togliere la maschera.

L’origine dei Krampus

Secondo la tradizione, nei periodi di carestia nei paesi alpini i giovani di montagna avevano l’abitudine di travestirsi utilizzando pelli e corna di animali. Completamente irriconoscibili, vagavano in questo modo per i villaggi vicini, spesso terrorizzando gli abitanti e derubandoli delle provviste. Tra di loro vi era però un impostore: si trattava di un vero demone che, approfittando della confusione, si sarebbe inserito tra loro per creare scompiglio senza essere riconosciuto.

Per scacciarlo gli abitanti di quei villaggi chiesero quindi aiuto al vescovo Nicola. Fu proprio lui a sconfiggere il demone, secondo la tradizione. Da allora i giovani, durante i giorni della vigilia di San Nicola, sfilano per le strade travestiti da Krampus ma non per depredare, bensì per punire i “bambini cattivi”, accompagnati dal santo diventato una sorta di loro ‘tutor’.

In quali feste sono presenti i Krampus

In Italia questi demoni sono quindi protagonisti, insieme a San Nicola, di varie feste in molti comuni, da Vipiteno a Bressanone, da Dobbiaco e Merano, ma anche a Tarvisio, Pontebba e molti altri paesi dell’Italia settentrionale.

Durante queste feste, al di là delle specificità tipiche di ogni comune, il vescovo San Nicola, solitamente su un carro, dona dolci ai bambini che si sono comportati bene, rimprovera i monelli e cerca di placare le ire dei Krampus. Questi ultimi, durante il giorno di festa, sfogano le forze represse tutto l’anno e prendono di mira non solo i bambini, ma chiunque capiti loro davanti, prendendo il pubblico a colpi di frusta, soprattutto dopo il tramonto, quando San Nicola scompare dalla sfilata.

A volte gli inseguimenti tra demoni e ragazzi che si divertono a provocarli e istigarli proseguono per ore, fin quando le tenebre avvolgono i paesi e tutti gli abitanti decidono di rincasare, soddisfatti per aver ancora una volta ridato vita a una tradizione secolare.