Ogni giorno ci capita di leggere o scrivere questa sigla, ma qual è il suo vero significato, come si traduce e a cosa serve il WWW?
La sigla WWW è l’acronimo inglese di Word Wide Web che si traduce con “ragnatela globale” e si può trovare nella sua forma abbreviativa “W3“. Questa semplice sigla in realtà è uno dei principali servizi di Internet che ci permette ogni giorno di navigare in rete.
Tutti i servizi che lo compongono possono essere collegati fra di loro attraverso dei collegamenti ipertestuali, ovvero i link; la facilità di ricerca delle informazioni è resa possibile dai motori di ricerca e dai web browser, oltre che dai protocolli di rete, insieme a un modello di rete chiamato client-server.
- Origine: dall’inglese;
- Dove si usa: nell’ambito informatico;
- Lingua: inglese;
- Diffusione: mondiale.
Storia del termine
La prima proposta per un sistema ipertestuale risale al 1945, grazie agli studi di Vannevar Bush, però il concetto di ipertesto fu introdotto in seguito da Ted Nelson nel 1965.
L’dea del WWW però è nata nel 1989 al CERN (Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire) a Ginevra; uno dei suoi ricercatori è rimasto colpito di come in Italia trasmettevano le comunicazioni attraverso la linea telefonica.
Il 12 marzo 1989 Tim Berners-Lee, inseguito a questa scoperta, insieme al suo collaboratore Robert Cailliau elaborarono una piattaforma di condivisione informatica con lo scopo di migliorare la comunicazione tra i ricercatori dell’istituto.
Il 6 agosto 1991 è la vera data di nascita del WWW, grazie all’informatico Tim Berners-Lee, dopo la pubblicazione del primo vero sito web. Solo il 23 agosto 1991 un centro di ricerca estero riuscì a raggiungere la pagina web, diventando così il primo visitatore.
Come si è trasformato oggi
Il WWW oggi non è più solo una piattaforma di comunicazione e condivisione, ma è il raggruppamento di tutte le pagine web esistenti; oggi ha anche uno scopo informativo che aiuta quotidianamente allo sviluppo personale e collettivo.
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