Avete mai sentito la parola underdog? Probabilmente la risposta sarà affermativa, ma è possibile che non ne conosciate il significato.
La parola inglese underdog è molto utilizzata ai giorni nostri, ma molte persone ne ignorano il significato. Il termine è legato al mondo dello sport, ma si utilizza anche in molte altre situazioni. Scopriamo tutto su questa particolare espressione e impariamo quali sono le sue origini.
–Origini: dall’inglese
–Quando si usa: per intendere qualcuno che parte sfavorito.
–Lingua: inglese.
–Diffusione: mondiale.
Il significato di underdog
Il termine underdog risale al XIX secolo quando lo si usava per indicare il cane perdente nell’ambito delle scommesse sui combattimenti tra cani. In quel caso l’underdog era contrapposto al top dog. Oggi invece questa parola si usa per indicare qualcuno che parte sfavorito ma che poi alla fine vince. Vale per il mondo dello sport ma non solo, perché è stato sposato anche dal mondo politico quando si vuole indicare un candidato dato per sfavorito alle elezioni.
Nella cultura anglosassone la figura dell’underdog è legata a storie quali quella tra Davide e Golia oppure Robin Hood e Re Artù. Tutto questo risulta strettamente legato anche al “sogno americano” secondo il quale anche chi è povero e debole può vincere lavorando duramente.
È chiaro infatti che la vittoria di chi parte come sfavorito sia in grado di offrire un racconto memorabile in ogni ambito. La vittoria a sorpresa viene definita “upset”, in italiano “sconvolgimento”.
Esempi d’uso
Ecco allora alcuni esempi d’uso in casi pratici per comprendere il significato della parola inglese:
“Anche se è un underdog, io sono sicuro che possa vincere alla fine”.
“Il Milan lo scorso anno ha vinto lo Scudetto da underdog e per questo ha stupito tutti quanti”.
“Giorgia Meloni si è autodefinita underdog durante il discorso che ha tenuto pochi giorni fa”.