Il termine triggered ormai spopola sul web e sui social; ma che vuol dire, come si usa e qual è la sua storia? Scopriamo di più.
La parola “triggered” deriva dell’inglese e racchiude un significato un po’ particolare; infatti si può spiegare così: “Something that evokes a memory of a traumatic or negative event” che tradotto sta per “qualcosa che rievoca un ricordo traumatico o un evento negativo“.
Con triggered quindi si intende qualcosa che innesca, scatena e fa scattare un ricordo o un evento passato, in questo caso negativo. A questo punto sorge la domanda spontanea: perché a volte vediamo scritto triggered nei meme anche se questi dovrebbe causare ilarità e divertimento sui social?
La risposta è, semplicemente, perché negli anni il significato di triggered è cambiato e a oggi con questa parola si intende avere una reazione negativa a qualcosa che vediamo.
- Origine: inglese;
- Dove viene usato: sui social e su internet;
- Lingua: inglese;
- Diffusione: mondiale.
Storia del termine triggered: che vuol dire?
La prima volta che la parola triggered è comparsa su internet era il 1996; un gruppo di donne raccontava sul web di eventi traumatici e proprio per questo motivo, prima di aprire l’articolo, compariva la scritta “triggering”. Questo avveniva perché il contenuto poteva urtare la sensibilità delle lettrici che magari avevano subito le medesime esperienze.
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Il termine “trigger” (la cui traduzione è anche “grilletto” della pistola o anche, come verbo, “innescare”) dal 2010 è diventato di uso comune sia su internet sia sui social perdendo così il suo significato originale. Infatti ha assunto un senso diverso anche perché esso è comparso in contesti differenti tra di loro.
Quando si usa “triggered” oggi?
Ricordandoci la vera traduzione, ovvero innescare, arriviamo al significato attuale: triggered si usa quando si ha una reazione negativa o di disgusto verso qualcosa che abbiamo appena visto, sentito o letto.
Ma non finisce qui: si estende anche a altre sensazioni come panico, paura o angoscia. I meravigliosi social che a volte ci fanno provare questo tipo di emozioni hanno creato appositamente delle emoji o emoticon che ci aiutano ad esprimere il nostro stato d’animo “triggerato”.
Anche WhatsApp ha ampliato le sue emoji proprio per permetterci e aiutarci a fare capire le nostre emozioni sia positive sia negative proprio come in questo caso.
Esempi d’uso
Un esempio di uso continuo di questo termine è da ritrovare su YouTube: in particolare gli youtuber conosciuti come H3H3production hanno reso famoso il termine per via del suo ampio utilizzo nei video che postavano, dove quando c’era qualcosa che li traumatizzava o irritava compariva spesso la parola in sovraimpressione.
Nel pratico si usa il meme triggered quando si vede l’espressione particolarmente colpita, stupita, amareggiata o non si proprio gradimento di qualcuno sul web. Oppure ci si può riferire anche alla propria persona, che in quel momento è “triggered”.
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