Si tratta di una locuzione latina usata anche in italiano: il termine sui generis ha un significato ben specifico. Stefano De Martino lo ha anche scritto sulla sua pelle!
Una delle espressioni latine che sono comunemente usate in italiano è senza dubbio “sui generis”. Ma che cosa significa nello specifico e in che contesto si può utilizzare? Scopriamolo insieme facendo anche degli esempi, uno in particolare è legato al ballerino e conduttore Stefano De Martino. Lo sapevate che ha un tatuaggio con questa scritta sul corpo?
- Origine: dal latino;
- Quando viene usato: per indicare l’atipicità di un soggetto o oggetto;
- Lingua: latino (usato comunemente in italiano);
- Diffusione: globale.
Il significato di sui generis e la sua origine
L’espressione “sui generis” si traduce letteralmente in “di un genere suo proprio” in italiano. Il suo significato, quindi, è un soggetto o un oggetto che ha una sua propria specificità e atipicità: cioè indica qualcuno o qualcosa che si distingue per un proprio atteggiamento particolare, o per caratteristiche, singolari e uniche, che esulano dall’omologazione. Queste ultime possono essere anche strane, non definibile oppure non facilmente etichettabili.
Per fare un esempio, il conduttore tv Stefano De Martino ha questa scritta tatuata sul dorso della mano sinistra. Il senso è che lui è convinto di non essere facilmente etichettabile, cioè di essere un personaggio sui generis, o almeno lo presumiamo.
Ecco l’immagine del tatuaggio di Stefano De Martino:
Un altro senso di questo termine è che la singolarità e l’originalità di per sé fa proprio parte del soggetto in sé.
Altri esempi d’uso di sui generis
Per rendere il tutto ancora più chiaro, ecco altri esempi d’uso in cui compare in italiano il termine “sui generis”:
“Ha un carattere sui generis, e bisogna lasciarlo stare!”.
“Esisto un particolare tipo di diritto sui generis, che non è facilmente applicabile”.