Sapete qual è il significato del termine pogrom? Si tratta di una parola di origine russa che sta a indicare delle particolare sommosse verso minoranze religiose.
Con il termine pogrom si indica una sommossa popolare nei confronti di minoranze religiose che vivono in un paese. In particolare queste sono state rivolti nel corso della Storia verso gli ebrei, quindi sommosse di natura antisemite. Ma come mai si dice pogrom quando si vogliono indicare questi particolari eventi storici? Scopriamo insieme l’origine del termine, con alcuni casi storici, e cosa c’è da sapere sull’argomento!
- Origine: dal russo.
- Quando si usa: per indicare particolari sommosse nei confronti di minoranze religiose.
- Lingua: russo.
- Diffusione: globale.
Il significato e l’origine del termine pogrom
Il significato del termine storico pogrom è da ritrovare nella lingua russa. Infatti la parola, scritta in cirillico e pronunciata proprio in questo modo, si traduce letteralmente in “devastazione“.
Come mai dal russo? Perché il termine veniva spesso utilizzato, nel periodo “caldo” tra il 1881 e il 1921, per indicare gli attacchi, spesso con l’appoggio delle autorità russe, nei confronti delle minoranze ebraiche.
Ma l’origine è da ritrovarsi già nell’antichità, anche se non si può parlare di pogrom, ma di attacchi antisemiti sì. In particolare il primo è avvenuto il 38 D. C. ad Alessandria, tra i greci e gli ebrei.
Casi storici ed esempi
Alcuni esempi di pogrom sono riscontrabili in tutte le epoche storiche. Alcuni di questi sono:
–Massacro di Granada, del 1066, in cui vennero uccise 4000 persone ebree.
–Rivolta di Chmel’nyc’kyj, del 1648, in cui persero la vita 100.000 persone ebree in Polonia e Ucraina.
–Rivoluzione russa. Nel periodo che va dal 1905 in avanti, ci furono molti pogrom differenti nei confronti degli ebrei.
Inoltre per commemorare le morti di persone ebree, vengono dedicate le cosiddette pietre d’inciampo (nella foto), che si trovano anche in diverse città italiane.
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