Cosa significa lascivo?

Cosa significa lascivo?

Cosa si intende per lascivo: il significato di una parola che può essere utilizzata con diverse accezioni.

Ti hanno mai dato del ‘lascivo’? E se sì lo hai preso come un complimento o come un’offesa? Domanda lecita. Non tutti conoscono infatti il significato (o meglio i significati) di un termine utilizzato a volte anche in maniera errata. Come accaduto a Fedez, che in una puntata del podcast Muschio Selvaggio ha dato a Travaglio e Capezzone dei ‘lascivi’, intendendo in realtà ‘lassisti’. Per evitare di fare confusione, scopriamo insieme quale sia il vero significato di questo termine, quale la sua origine e in che modo può essere usato.

  • Origine: latina, dalla voce lascivus (arrogante, voluttuoso) di origine incerta.
  • Quando viene usato: per indicare persone o atteggiamenti sensuali, languidi o trascurati.
  • Lingua: italiano.
  • Diffusione: nazionale.

Lascivo: il significato e le origini del termine

Parola di origine latina, ma dall’etimologia incerta, ‘lascivo’ è un aggettivo che può essere utilizzato in diversi contesti, con accezioni leggermente differenti, e che ha un graduale slittamento di significato nel corso del tempo. La definizione più comune, la prima proposta anche dal dizionario Treccani, rimana a una persona che “dimostra lascivia“, o in secondo luogo a qualcosa che ha per oggetto “argomenti sensuali, erotici, licenziosi“, o ancora che “incita alla lussuria“. Tuttavia, pur essendo il significato più comune, non è l’unico possibile.

Coppia in atteggiamenti intimi

In antichità, o anche nel linguaggio letterario, può assumere il significato di ‘piacevole’, ‘allettante’, o ancora di ‘scherzoso’. Un’altra possibile accezione, quasi del tutto persa ma ancora utilizzata in alcuni contesti, rimanda invece alla sfera della ‘trascuratezza’. Una persona o una cosa lasciva può essere, in tal senso, anche una persona o una cosa ‘rilassata’. Questo significato può derivare da un accostamento con il verbo ‘lasciare’, e in particolar modo con il suo significato di “lasciar correre“.

Esempi d’uso

Per un termine che può avere così tante accezioni e significati, tra loro anche piuttosto differenti, è naturale che si possa creare della confusione. Per questo motivo può essere utile fare ricorso ad alcuni esempi d’uso, per comprendere in particolar modo come vada utilizzata la parola a seconda dello specifico significato.

Ecco alcune frasi utili relative al significato più comune dell’aggettivo in questione:

– Quell’uomo è così lascivo;
– Hai un temperamento lascivo;
– Le rivolse frasi lascive.
– Uno scrittore lascivo scrive romanzi lascivi;

Questi invece alcuni esempi d’uso relativi al secondo significato (piacevole o scherzoso):

– “Scherzando tra’ fior, lascive aurette fan dolcemente tremolar l’erbette” (Poliziano);
– “Non fate com’agnel che lascia il latte de la sua madre, e semplice e lascivo seco medesmo a suo piacer combatte” (Dante).

Infine, ecco un paio di esempi classici relativi al terzo significato di questo aggettivo di origine latina:

– “Divenuti lascivi, di niuna lor cosa o faccenda curavano” (Boccaccio);
– “La natura umana (…) è più lasciva in male” (Francesco da Barberino).