Cosa significa Isis?

Cosa significa Isis?

Spesso abbiamo sentito parlare di questa organizzazione terroristica; ma che cos’è l’Isis e quali sono i suoi significati (acronimo e religioso)?

Purtroppo abbiamo sentito spesso parlare di Isis; questo termine non è altro che un acronimo in inglese di “Islamic State of Iraq and Sham”, ovvero “Stato islamico di Iraq e Sham”. In verità, in Paesi del Medio Oriente e dell’Africa è più comune sentire il termine “Daesh” per identificare questa organizzazione terroristica.

La parola Isis è nata in seguito alla situazione politica dell’Iraq tra il 2003 e il 2004; il fondamento di chi ne fa parte è l’applicazione estremista della Legge di Dio o Legge Islamica o “shari’a“. Scopriamo qualcosa in più!

  • Origini: è nato in Medio Oriente ed è un’organizzazione militare terroristica che sostiene il fondamentalismo islamico.
  • Dove viene usato: in tutto il mondo occidentale.
  • Lingua: inglese.
  • Diffusione: mondiale.

Perché è nato l’Isis e chi sono le figure chiave?

Abu Mussab al Zarqawi, originario della Giordania, è stato il fondatore nel 2004 dell’organizzazione terroristica Al Qaeda in Iraq, ovvero un gruppo associato ad Al Qaeda ad Osama Bin Laden fuori dall’Afghanistan, responsabili dell’attentato dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle. Dalle ceneri di questa nacque lo Stato Islamico dell’Iraq, che sarà poi conosciuto in tutto il mondo occidentale come Isis.

L’Isis è un gruppo politico militare islamico che si concentra in Medio Oriente, più precisamente in Siria e Iraq. I loro membri hanno un credo religioso estremizzato che usa la violenza brutale per imporre le leggi religiose nel territori in cui si insidiano e occupano con la forza.

Isis

L’Isis è nato in seguito alla guerra irachena, dopo l’intervento degli Usa nel 2003 e subito dopo la caduta di Saddam Hussein. Questi eventi hanno scaturito una guerra religiosa e civile interna tra le due correnti islamiche dei sunniti e degli sciiti.

Cos’è successo dopo la guerra siriana nel 2011

Dopo lo scoppio della guerra in Siria nel 2011 i guerriglieri dello Stato Islamico si sono uniti con quelli della branca siriana di Al-Qaeda, e hanno dato vita, nel 2013, il vero proprio Isis, ovvero lo Stato Islamico di Iraq e Siria, sotto il califfato dal 2014.

Il 29 giugno 2014 è la data della creazione del califfato; l’Isis ha ridisegnato i confini riconosciuti internazionalmente e aveva nominato come leader Abu Bakr al-Baghdadi, del quale si sono cercate per molti anni notizie sulla morte, confermata il 26 ottobre del 2019.

L’Isis ha rivendicato molti attentati terroristici in molto aree del mondo. In particolare ricordiamo quello del 2015 alla sede del giornale satirico Charlie Habdo, e nello stesso anno anche al Bataclan, un noto locale per concerti nella capitale francese.

Negli ultimi anni, lo Stato Islamico si è espanso in diversi luoghi, come Libia, Turchia (la parte curda) e in Africa. Si sono svolte numerose battaglie tra fazioni, con l’aiuto anche degli eserciti degli stati occidentali, che hanno rallentato l’espansione, conquistando anche diverse roccaforti situate in città siriane ed irachene.

Daesh o Isis: l’acronimo è diverso

Il termine Isis è ritenuto offensivo per molti musulmani, perché credono che sia l’accezione negativa dell’aggettivo “islamico”; l’espressione è un errato collegamento mentale tra la fede islamica e le azioni del gruppo terrorista.

Daesh, invece, è quello che si usa tra i musulmani per indicare lo Stato Islamico: è l’adattamento di “daiish“, nonché l’acronimo dall’arabo “Al Dawla Al Islamiya fi al Iraq wa al Sham“.

Il termine Daesh a differenza di Isis è ritenuto accettabile da parte dei musulmani anche se il significato è lo stesso, perché la sua pronuncia in arabo è molto simile alla parola “Guardian“, ovvero “colui che semina discordia”.

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