Cosa vuol dire hipster? Spesso sentiamo pronunciare questa parola, ma forse non abbiamo ben chiaro cosa significhi.
Il termine hipster è nato negli anni ’40 negli Stati Uniti. Questa parola ha sostituito il termine “hepcat“, che denotava coloro che erano appassionati della variante del jazz più “hot”, in particolare di bebop, e che volevano distinguersi dalla gente che ascoltava e amava lo swing. Il distinguersi è il concetto essenziale per questa parola!
All’epoca, questo tipo di persone in generale era quello di ragazzi bianchi di classe sociale media, che, appunto, volevano essere diversi dalla massa e cercare di seguire lo stile dei jazzisti afroamericani. Ma qual è il significato di hipster? Esso è formato dal prefisso “hip“, che significa “alla moda” e il suffisso “ster” che in inglese si traduce con “qualcuno che fa qualcosa, che agisce”.
–Origine: Stati Uniti;
-Quando si usa: nel quotidiano;
-Lingua: inglese;
-Diffusione: mondiale.
Il significato di hipster: uno stile di vita
Come già accennato, il concetto negli anni ha subito molti cambiamenti, anche per quanto riguarda il suo significato: dopo l’origine, negli anni ’50 fu spesso identificata con la beat generation, fondata da autori e scrittori come Jack Kerouac e Allen Ginsberg. Al giorno d’oggi, però, indica una subcultura formata da giovani borghesi che sono interessati a essere alternativi, a seguire un stile diverso dalla massa.
Chi appartiene a questa cultura preferisce, appunto, uno stile alternativo e anticonformista: infatti è nato anche un vero e proprio look hipster, che non si ferma al modo di essere ma si estende anche allo stile di vita, nel parlare e nel vestire. Gli hipster sono ben visibili se si ha idea del loro stile!
Come si vestono gli hipster?
In genere gli hipster indossano degli accessori vintage, dei jeans skinny, delle magliette molto neutre, delle scarpe comode come le sneakers o espadrillas e qualche volta anche camicie a quadri. Negli uomini è anche molto usuale avere una folta barba lunga con dei baffi dalle forme più bizzarre, mantenendo però uno stile molto retrò.
Invece lo stile hipster delle donne è caratterizzato di solito da dei grandi occhiali, da un cappello o una cuffia in testa. Per l’abbigliamento valgono le stesse regole degli uomini, quindi jeans skinny e maglie neutro, anche un po’ oversize.
Sembra semplice entrare a far parte di questo gruppo alternativo, ma è più facile a dirsi che a farsi; infatti bisogna avere una vera e propria “vocazione”.
Gli hipster in genere mangiano prodotti biologici e sono vegetariani in alcuni casi, oppure vegani; sono molto interessati all’arte, alla musica e al cinema d’autore e di nicchia. Questa subcultura da altre persone è a volte criticata per la sua tendenza, non sempre, snob.
Generazione hipster e dove trovarla
Negli anni 2010 si è arrivato a parlare di Generazione hipster, tanto che nelle capitali europee più importanti ci sono dei veri e propri quartieri legati a questa subcultura.
Ad esempio a Londra i quartieri di Hoxton e Shoreditch; a Parigi il quartiere di Belleville; e a Berlino quello di Prenzlauer Berg. Anche negli Stati Uniti, ad esempio, il quartiere di Williamsburg a Brooklyn è considerato hipster.