Genius loci è un’espressione latina molto utilizzata, ma cosa significa e quando è corretto impiegarla? Scopriamolo.
Vi è mai successo di trovarvi davanti all’espressione Genius loci senza conoscerne però il significato? Questa espressione latina, infatti, resta per molte persone un mistero e per tale motivo vogliamo spiegarvi cosa vuole dire. Vediamo tutti i dettagli sul termine in modo da riuscire ad utilizzarlo in maniera sempre corretta.
- Origini: dal loc. latino, si traduce letteralmente come “spiritello” (Genius) “del luogo” (loci).
- Quando si usa: si impiega in riferimento alle religioni antiche che associavano luoghi e paesaggi alla presenza di una divinità minore. L’espressione è poi stata trasposta anche in architettura e nel presente si usa più spesso in questo modo.
- Lingua: latino.
- Diffusione: mondiale.
Il significato di Genius loci
Il Genius loci è un’entità soprannaturale legata a uno specifico luogo secondo le antiche religioni. Nella religione romana questa associazione tra spirito e luogo fisico si è probabilmente originato a partire dall’età augustea. Con riferimento alle religioni antiche, dunque, si tratta del mondo in cui si associavano i luoghi e i paesaggi naturali alla presenza di una divinità minore. Tale divinità ne costituiva nello specifico il nome da tutelare.
Nel presente, l’espressione è legata e adottata dall’architettura. In questo caso si impiega per individuare un approccio fenomenologico allo studio dell’ambiente, identità e interazione di luogo. Si intende quindi individuare l’insieme delle caratteristiche socio-culturali, di linguaggio, abitudini e architettoniche del luogo.
Esempi d’uso
Ecco allora alcuni esempi d’uso in casi pratici che possono aiutare a comprendere al meglio il significato dell’espressione latina:
“Le componenti legate al Genius loci risultano parecchio interessanti in questa costruzione e di certo attirano subito l’attenzione”.
“L’antica Roma era piena di Genius loci e proprio per questo motivo ancora oggi ci sono tantissimi monumenti meravigliosi realizzati in quel periodo”.
“Vittorio Sgrabi ha parlato a lungo di Genius loci e onestamente ho ritenuto il suo discorso molto interessante”.