Scopriamo meglio il significato del termine Franchi tiratori: da dove deriva, quando si usa ed alcuni esempi.
Avete mai sentito parlare dell’espressione “Franchi tiratori“? Sicuramente si se siete degli appassionati di politica dato che questo termine è di uso comune proprio nel gergo sia politico che giornalistico ma scopriamo nello specifico che cosa sta ad indicare.
I cosiddetti Franchi tiratori altro non sono che quei parlamentari che scelgono di non seguire le direttive date dai propri partiti politici e che una volta chiamati a votare (e approfittando del voto segreto) scelgono di farlo in maniera contraria a quanto stabilito insieme ai loro colleghi di partito e questo non fa altro che mettere in discussione la solidità del gruppo di appartenenza.
- Origine: dalla lingua francese “franc-tireur” per indicare i combattenti della guerra franco-prussiana.
- Quando viene usato: nel gergo politico e giornalistico.
- Lingua: francese.
- Diffusione: europea.
Significato ed etimologia di Franchi tiratori
Questa espressione è stata molto utilizzata durante la guerra franco-prussiana del 1870 anche se l’origine del termine pare sia ancora più datata. In principio per Franchi tiratori si intendevano dei combattenti che non operavano seguendo gli ordini impartiti dai loro comandanti (da qui la definizione di “franco” stava ad indicatore proprio la loro libertà ) ma a loro veniva invece concessa una sorta di libertà di azione e iniziativa al fine di ostacolare i nemici.
Nel linguaggio moderno e in prevalenza quello politico, il “franco tiratore” è diventato colui il quale, avvalendosi del voto segreto, sceglie di non seguire quanto stabilito dal proprio partito o gruppo parlamentare di appartenenza e vota esattamente in maniera opposta.
Esempi d’uso di Franchi tiratori nella lingua italiana
Vi riportiamo una serie di esempi di frasi contenenti questa espressione:
-Quella proposta di legge è stata inaspettatamente bocciata a causa di alcuni franchi tiratori.
-Il governo è caduto per colpa di alcuni franchi tiratori.