Cosa significa e chi sono i seahorse dad?

Cosa significa e chi sono i seahorse dad?

Con il termine seahorse dad s’intende un papà trans che ha deciso di concepire e partorire il proprio figlio. Ecco come mai si dice così e alcuni esempi.

Parlare di sessualità e identità di genere oggigiorno è di attualità, in particolare quando si cerca di capire le diverse sfumature che fanno parte del termine ombrello LGTBQ+. Proprio in questo mondo ci sono dei papà transessuali che sono chiamati seahorse dad, ovvero che concepiscono e partoriscono. Ecco chi sono queste persone che hanno rotto ogni tabù legato al concepimento delle persone trans, in particolare female to male. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.

  • Origine: dall’inglese.
  • Quando viene usato: per indicare papà transessuali che concepiscono e partoriscono i propri figli.
  • Lingua: inglese.
  • Diffusione: globale.

Il significato di seahorse dad e come mai si dice così

Come scrive The Vision, i seahorse dad sono persone transessuali che decidono di portare avanti una gravidanza. Una persona nata donna e poi diventata uomo, senza però aver rimosso l’utero, può essere considerata tale (il processo di transizione implica una mastectomia, ma non una isterectomia).

Padre e figli

Il cavalluccio marino, ovvero il seahorse del termine, è il simbolo del papà trans, proprio perché il maschio i questo animale tiene nel proprio corpo le uova, a differenza della femmina. Si può capire quindi l’analogia, con la traduzione letterale del termine che sta per “papà cavalluccio marino”.

Esistono, inoltre, diverse testimonianze online di seahorse dad che parlano della propria esperienza di gravidanza, in particolare su Youtube e su propri blog.

Esempi d’uso

Questa parola non è ancora entrata nel linguaggio comune, ma la sua esistenza è importante per capire le persone che si sentono rappresentate sotto questo termine. Ecco però un esempio di frase con questo termine:

Hai mai sentito parlare dei seahorse dad? Sono dei papà transessuali che concepiscono e partoriscono i propri figli“.