Avete mai sentito dire “diventare unicorno” in riferimento a una startup? Vediamo cosa vuole dire questa espressione.
Diventare unicorno è un’espressione molto utilizzata nel mondo delle startup, ma ancora oggi sono pochi coloro che ne conoscono il significato. Questo modo di dire, infatti, in Italia sta diventando sempre più usato solo negli ultimi anni. Scopriamo quindi qual è il significato di questa espressione particolare che ha ormai fatto il giro di tutto il mondo.
- Origini: è un termine coniato da Aileen Lee nel 2013, fondatrice di Cowboy Ventures.
- Quando si usa: è un termine usato in riferimento solo alle startup che hanno una valutazione di oltre un miliardo.
- Lingua: italiano.
- Diffusione: in Italia.
Il significato di diventare unicorno
Nel mondo della finanza, diventare unicorno è un’espressione che si utilizza in riferimento a uno specifico tipo di azienda privata. In particolare, si usa per identificare una startup che ha raggiunto una valutazione di mercato di oltre 1 miliardo di dollari, ma non risulta quotata in Borsa. L’espressione è stata coniata nel 2013 da Aileen Lee, fondatrice di Cowboy Ventures, un fondo di venture capital.
Ad oggi si tratta di un fenomeno controverso che porta grandi dibattiti tra gli esperti di economia. Alcuni infatti ritengono che queste aziende siano il risultato del progresso tecnologico, altri invece la pensano diversamente. Sono intatti tanti coloro che pensano si tratti di un segnale negativo che dimostra la presenza di bolla nel settore.
Esempi d’uso
Ecco allora alcuni esempi d’uso in casi pratici per comprendere alla perfezione il significato di questa espressione:
“Da semplice startup a diventare unicorno ce n’è tanta di strada da fare: non tante ci riescono davvero”.
“Non è affatto semplice diventare unicorno, anzi si stima che siano ben poche le startup che riescono a raggiungere obiettivi di questo tipo”.
“Aziende come Airbnb sono riuscite a diventare unicorno, ma questo non significa che sia semplice riuscirci”.