Il dicastero è una parola che indica a tutti gli effetti un ministero. Ma che cosa significa nello specifico? Scopriamolo insieme!
Nella cronaca politica capita molto spesso di sentire il termine dicastero. Molti però non sanno che cosa significhi e spesso fanno confusione con altri termini. A tutti gli effetti il dicastero è il termine più formale per indicare un ministero, di cui è a capo un membro del governo. Scopriamo insieme l’origine e alcuni esempi d’uso di questa parola!
- Origine: italiana;
- Quando viene usato: nel mondo della politica;
- Lingua: italiano;
- Diffusione: in Italia, e in altri termine, in tutto il mondo.
Il significato della parola usata nel mondo
Il dicastero è la parola unificante mondiale per identificare un apparato istituzionale della pubblica amministrazione. In molti ordinamenti giuridici, compreso quello italiano, si usa il termine “ministero” per definire questo apparato. Invece in altri paesi, come il Regno Unito, viene utilizzato il termine “dipartimento“.
Oltre a questi termine, i dicasteri possono essere anche la presidenza del consiglio dei ministri, oppure cancelleria o anche ufficio del primo ministro, sempre secondo gli ordinamenti giuridici di altri paese.
L’apparato amministrativo del dicastero è un ufficio complesso: cioè è composto da diversi uffici a volte distaccati tra di loro, strutturati da una gerarchia con a capo un membro del governo del paese (In Italia è il ministro o il presidente del consiglio, ad esempio).
Esempi d’uso
Ci sono molti esempi in cui questa parola viene utilizzata, soprattutto nell’ambito giornalistico della cronaca politica.
Ad esempio, nel settembre 2019 si è formato il governo Conte Bis, e i giornalisti si sono barcamenati, prima dell’annuncio ufficiale, su chi fossero i nuovi capi dei vari dicasteri (i ministeri) della Repubblica italiana. La stessa cosa è stata per il governo Draghi, nel febbraio del 2021.
Una frase che include questo termine può essere:
“All’alba del nuovo governo ci sono molti nomi papabili per avere un dicastero“.