Cosa significa couture? La quintessenza della moda di lusso in una parola francese

Cosa significa couture? La quintessenza della moda di lusso in una parola francese

La couture è sempre “haute”

Cosa significa Couture? La parola francese che indica l’arte della sartoria è a livello mondiale sinonimo di lusso sfrenato.

Un inglese alla corte di Napoleone III (e non solo)

Per quanto sia sicuramente uno smacco per gli orgogliosi stilisti francesi, è a un inglese che si deve la nascita dell’haute couture per come la conosciamo oggi.

Charles Frederick Worth fu uno stilista inglese che rivoluzionò per sempre non soltanto la figura del sarto e il modo in cui la società percepiva il suo lavoro, ma soprattutto il rapporto tra il sarto e la clientela.

Prima che Worth imponesse la sua visione del mestiere, i sarti si spostavano di casa in casa, servendo i vari clienti a domicilio. Dopo aver pazientemente e tenacemente costruito la sua fama invece Worth ottenne che fossero le clienti interessate ad acquistare le sue creazioni a recarsi presso il suo atelier. Qui il sarto mostrava bozzetti realizzati ad acquerello, campioni di stoffa e, idea davvero rivoluzionaria per l’epoca, organizzava brevi sfilate facendo indossare i modelli già pronti a modelle in carne e ossa.

Worth introdusse anche l’idea di realizzare abiti con una stagione di anticipo in maniera da dettare le regole della moda futura e di organizzare in maniera più efficiente la realizzazione degli abiti.

Worth arrivò a vestire imperatrici e regine d’Europa, poi l’altissima borghesia e tutti i notabili di Francia del primo Novecento, facendo entrare di diritto il proprio nome nella leggenda.

Cosa significa Couture oggi?

La Couture, alla lettera “arte della sartoria” oggi è praticamente inseparabile dall’aggettivo Haute che sottolinea l’esclusività e il lusso dei suoi prodotti. In italiano si traduce con “Alta Moda”.

In Francia l’espressione Haute Couture è addirittura sottoposto a vincoli legali. Possono fregiarsi di questo titolo soltanto le case di moda che possano vantare almeno 15 dipendenti in un solo atelier, le case che ricevano commissioni private, le case di moda in grado di presentare due nuove collezioni all’anno. 

Tra gli italiani attualmente soltanto Armani e Valentino possono fregiarsi di questa sorta di titolo onorifico.