Fenomeno di costume e di marketing, ecco il significato e tutti i segreti del successo della capsule collection!
Cosa significa capsule collection? Un numero limitato di capi facilmente accostabili firmati da grandi nomi (non solo della moda) e distribuiti negli store low cost. Un fenomeno che è si è formato negli ultimi anni, che ha messo d’accordo alta moda e marketing.
–Origine: dal mondo della moda;
–Quando viene usato: nell’ambito della moda;
–Lingua: inglese;
–Diffusione: globale.
Cosa significa capsule collection per il mercato della moda?
La linea di demarcazione tra l’haute couture e il fast fashion (come per esempio la filosofia di Stella McCartney) negli anni si è andata definendo sempre di più. Da un lato creazioni di gran lusso firmate da nomi riconosciuti a livello mondiale, dall’altro una moda usa e getta che rincorre le variazioni del gusto dei clienti con tempi di produzione sempre più brevi (e qualità sempre più scadente).
Sembrava impossibile che questi due approcci così diametralmente opposti potessero arrivare a toccarsi creando un modo nuovo di creare e di comprare moda, eppure è accaduto.
Il fenomeno delle capsule collection ha mosso i primi passi nel 2004, quando Karl Lagerfeld disegnò una collezione formata da un numero limitato di capi e distribuita negli store H&M. Fu un successo strabiliante, che ebbe un enorme riscontro di pubblico, coniugando un nome d’eccellenza e prezzi alla portata di un gran numero di persone.
Fino ai giorni nostri si sono susseguite collaborazioni celebri e meno celebri, che hanno dimostrato di volta in volta il successo di questa strategia di vendita. Ne è un esempio la Capsule di Versace per H&M, che andò esaurita nel periodo appena seguente il suo lancio.
Esempi e motivi del successo delle capsule, tra moda e marketing
Il merito della capsule collection per come la intendiamo oggi è quindi quello di aver creato una perfetta sintesi tra chic & cheap in cui il marketing gioca un ruolo fondamentale: negli store sono comparse anche collezioni firmate da personaggi famosi in ambiti completamente diversi da quelli della moda.
È il caso di David Beckham, che ha firmato una collezione di intimo per H&M nel 2012. Ciò che i clienti riescono finalmente a comprare a buon prezzo più che il prodotto è l’idea che il marketing forma di quel prodotto, spesso strettamente associata alla personalità dello spettacolo coinvolta nell’operazione.
Un altro esempio è la capsule collection creata da Oreo in sinergia con Chiara Ferragni, anch’essa andata sold out in pochissimo tempo.
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