Scopriamo insieme che cos’è la buretta e qual è l’origine di questo termine, che identifica un oggetto usato nei laboratori chimici.
Se si è bazzicato in qualche laboratorio chimico, per lavoro o anche per alcune lezioni di chimica a scuola, ci si poteva imbattere nella buretta. Di che cosa si tratta? È un oggetto usato per una particolare attività in ambito chimico. Scopriamo qual è l’origine di questo termine, e di conseguenza dell’oggetto, facendo anche alcuni esempi d’uso.
- Origine: dal linguaggio chimico;
- Quando viene usato: per identificare un oggetto usato per il dosaggio accurato dei volumi di liquido;
- Lingua: italiano;
- Diffusione: globale.
La buretta graduata: l’origine de termine e di che cosa si tratta
Le burette sono degli oggetti usati nell’ambito della chimica, come già detto, e hanno la forma di un tubo cilindrico graduato con diametro costante. In un’estremità c’è un’apertura e nell’altra un rubinetto che viene usato per dosare il liquido.
Ci sono delle classi di qualità per ciascuna buretta: ci sono quelle di classe A, le più accurate, e quelle di classe B, meno accurate.
Ma come mai si dice in questo modo? La parola in inglese, burette, deriva dal francese biurette. Questo oggetto fu inventato, appunto, dallo scienziato francese Joseph Louis Gay-Lussac (il teorico delle famose leggi chimiche).
Esempi d’uso
Ecco alcuni esempi d’uso per quanto riguarda il termine buretta nel linguaggio italiano (è usato principalmente in quello chimico, come spiegato):
“La prima buretta inventata fu a opera di Guy-Lussac, il famoso chimico francese che ha teorizzato le famose tre leggi chimiche che portano il suo nome”.
“Nell’esercitazione di oggi andremo a prendere una buretta per misurare accuratamente il dosaggio del volume di un certo liquido, e ne vedremo gli effetti quando andrà a mischiarsi con un altro”.
Scopri anche che cosa significa e che cos’è l’adrenalina!