Nella scheda tecnica dei moderni device il termine Bluetooth è estremamente diffuso. Ecco il significato e le sue (antiche!) origini.
Malgrado oggigiorno vi si ricorra per indicare una tecnologia sviluppata alle soglie degli anni Duemila, il termine Bluetooth ha antica derivazione, che si può ritrovare in Scandinavia. Ma cosa significa? Qual è la sua origine? Scopriamolo insieme.
- Origini: dalla Danimarca.
- Dove viene usato: per indicare uno standard tecnologico per trasmettere dati senza fili.
- Lingua: inglese.
- Diffusione: mondiale.
Il significato e l’origine del termine Bluetooth
Il Bluetooh, nell’accezione odierna, è lo standard di trasmissione di dati per reti senza fili. In un decennio – gli anni Novanta – dove lo sviluppo di simili soluzioni era diventato particolarmente urgente, grandi realtà operanti nel settore stabilirono un’alleanza.
Compagnie di conclamata reputazione (quali Ericsson, IBM, Intel, Nokia e altre) strinsero un accordo: definirono e perfezionarono una specifica condivisa dagli apparecchi prodotti, che, pertanto, risultassero compatibili fra di loro. Anziché attendere che una sistema prevalesse sugli altri, mentre i device di varie aziende non riuscivano a entrare reciprocamente in comunicazione, si preferì introdurre una risorsa comune.
Presumibilmente la coniazione della parola Bluetooh è da attribuire a Jim Kardach, ingegnere Intel. In concomitanza con l’avvio del progetto, stava, infatti, leggendo un romanzo storico sui vichinghi di Gunnar Bengtsson, intitolato The Long Ships.
Uno dei personaggi presenti è il re danese Harald Gormsson, ribattezzato Bluetooth, ossia dente blu. Grazie alle sue eccellenti doti diplomatiche, seppe unificare Norvegia e Danimarca, e convertì il suo regno al cristianesimo.
Insomma, ebbe la fama di unificatore: il nome calzava a pennello per uno standard tecnologico atto a porre in relazione, perlopiù creato nell’orbita scandinava. Oltretutto, il simbolo stesso del Bluetooth è il risultato della sovrapposizione di due rune, che costituiscono le iniziali del potente signore.
Sul perché Harald Gormsson avesse i denti blu resta un mistero. Secondo qualcuno è da attribuire all’usanza di colorarseli prima della battaglia, in modo da incutere maggior timore; alcuni sostengono fosse un assiduo masticatore di mirtilli, da cui lo strano sorriso; e chi, infine, immagina avesse un grosso dente morto bluastro. Qualunque sia la verità, l’omonima tecnologia è attualmente inserita in molti dei dispositivi elettronici di largo uso, come le cuffie bluetooth.
Esempi d’uso
Ecco qualche esempio d’uso nella descrizione di un prodotto hi-tech:
“Lato connettività lo smartphone è fornito di Bluetooth”.
“Il Bluetooth consente di sviluppare nuove soluzioni, inclusi sensori biometrici in grado di monitorare segni vitali”.