L’espressione latina ante litteram è spesso usata anche in italiano; ma che cosa significa e che cosa denota? Scopriamolo insieme!
Quando si sente l’espressione latina ante litteram (non antelitteram tutto attaccato) nel linguaggio quotidiano, si pensa a qualcosa che è precursore dei tempi. È tutto vero: infatti questo termine denota proprio delle opere, personaggi e correnti artistiche che sono in qualche modo precorritrici di linee di pensiero e movimenti culturali che sono venuti dopo. Ma qual è la sua origine, o meglio come mai si dice così? Scopriamolo insieme!
- Origine: dal latino;
- Quando viene usato: per definire opere, personaggi e correnti precorritrici di modi di pensare culturali successivi;
- Lingua: latino;
- Diffusione: Italia.
L’origine e la storia di ante litteram
Il termine è di origine latina, ma è entrato a far parte nel linguaggio comune italiano. La sua traduzione letterale è “prima della lettera“, che però viene inteso in un particolare senso come “prima della pagina” in quanto indicava una stampa di prova prima di incidere la didascalia vera e propria su una tavola di rame.
E ora voi direte, ma che cosa c’entra? Questo significato “pratico” e diverso da quello che possiamo spiegare denota qualcosa che avviene “prima“, per lasciare una traccia e una linea per poter arrivare alla stampa definitiva.
Questo concetto si è trasformato in più astratto per definire appunto eventi, personaggi e correnti di pensiero che arrivano prima di un movimento culturale organico. Facciamo qualche esempio.
Esempi d’uso
Si possono fare molti esempi, linguistici ma anche di senso, che possono spiegare meglio l’espressione ante litteram.
“Il film ante litteram del Neorealismo italiano fu Ossessione di Luchino Visconti, uscito nel 1943″.
“William Shakespeare fu romantico ante litteram, per la sua predisposizione a raccontare storie d’amore tragiche”.
“Quando parliamo di personaggi ante litteram per quanto riguarda la pittura, il nome di Van Gogh spicca”.
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