Qual è il significato dell’espressione “anno sabbatico” e quando è corretto utilizzarla? Scopriamolo insieme.
Vi è mai capitato di sentir parlare di “anno sabbatico” senza sapere esattamente il significato di questa espressione italiana? Scopriamo insieme cosa vuole dire e qual è l’origine del popolare modo di dire.
- Origini: dall’ebraico shabbāt, che significa “giorno di interruzione del lavoro“.
- Quando si usa: nel quotidiano, per indicare un anno di riposo.
- Lingua: italiano.
- Diffusione: in Italia.
Il significato di anno sabbatico
Nell’antica tradizione ebraica, l’anno sabbatico era quel periodo nel quale la terra veniva lasciata riposare, i debiti erano condonati e gli schiavi si liberavano. Tutto questo avveniva in onore di Dio e secondo le leggi Mosaiche. Nella Bibbia è stabilito che si osservi questo anno sabbatico alla fine di cicli dei sette anni.
Quando nel presente si utilizza questa espressione si intende un anno di cessazione dalle attività ordinarie.
Conosciuto anche con il termine gap year, questo periodo di tempo è un “anno di intervallo” che ha origini molto antiche ed è una vera tradizione nel mondo anglosassone. Questo perché si tratta della chiave moderna rivisitata di quello che era il Gran Tour, ovvero il viaggio di formazione che si faceva in Europa continentale quando si era giovani borghesi anglosassoni.
Esempi d’uso
Ecco allora alcuni esempi d’uso in casi pratici per comprendere meglio qual è il significato dell’espressione:
“Luana mi ha rivelato che una volta presa la laurea ha intenzione di prendersi un anno sabbatico prima di mettersi alla ricerca di un lavoro”.
“Dopo il diploma non sapevo cosa fare e quindi ho preferito prendere un anno sabbatico invece di iniziare un percorso universitario che non mi convincesse a pieno.”
“Gianluigi Buffon ha deciso di prendersi un anno sabbatico per finire il quinto anno del liceo e diplomarsi”.