Tutti almeno una volta abbiamo sentito questa espressione; ma che significato ha l’espressione ad maiora, da dove deriva e come si può usare?
Ad maiora è una locuzione latina che si può tradurre letteralmente con “verso cose più grandi” o ancora meglio con “a cose migliori“. Questa espressione generalmente viene utilizzata dopo il raggiungimento di un obbiettivo importante per augurarne di migliori.
Il termine si può utilizzare anche come augurio di buon auspicio nel campo lavorativo (per una promozione), nell’ambito scolastico (per il diploma, laurea o semplicemente per esami) e nel ambito delle relazioni personali (per una proposta di fidanzamento o matrimonio).
–Origini: dal latino.
–Dove viene usato: in tutte le occasioni per augurare buona fortuna.
–Lingua: latino.
–Diffusione: nei paesi la cui lingua è derivata dal latino.
Ad maiora semper: la traduzione
Come abbiamo detto, questa espressione deriva dal latino, di preciso dal comparativo plurale neutro di “magnus“. Già all’epoca degli Antichi Romani veniva utilizzato con lo scopo in cui lo utilizziamo noi oggi. Le popolazioni che parlavano latino, in sostanza, la utilizzavano spesso. L’espressione infatti è stata presa senza modificarne nulla, esiste però una sua variante: “ad maiora semper”. Il significato è “a cose migliori sempre”.
La forma completa di questa espressione è “ad meliora et maiora semper!” che si traduce con “a cose migliori e maggiori sempre!”.
Che significa ad maiora: i casi particolari
Esistono due casi particolari in cui viene utilizzata questa espressione, anch’essi presi dalla lingua latina, ma che danno risalto a un significato leggermente diverso. Ecco le varianti:
– Ad maiorem rei memoriam: normalmente viene abbreviata con A.M.R.M. viene utilizzata per le iscrizioni e si traduce con “a più duraturo ricordo della cosa” è un augurio per ciò che è stato scritto in modo che sia duraturo e ricordato nel tempo.
– Ad maiorem Dei gloriam: viene tradotto con “a maggior gloria a Dio” ed è abbreviato con A.M.D.G. un augurio per una maggiore gloria a Dio.
Ad maiora semper: come si risponde?
Se viene rivolto un augurio “ad maiora semper” come bisogna rispondere? Molti non sanno come fare, e potrebbero essere colti da imbarazzo. Niente paura, perché non c’è una vera e propria risposta, che bisogna dare per forza a questo augurio. Si può scegliere di ripetere a propria volta l’augurio, oppure di aggiungere, se si tratta di “ad maiora”, l’avverbio “semper” per rafforzare l’espressione, come già detto in precedenza.
Esempi d’uso
Ecco alcuni esempi di uso di questa espressione:
• “Mi sono laureato in giurisprudenza”. “Ad maiora!”
• “Sono stato promosso a dirigente da oggi in poi ad maiora!”
• “Ho chiesto la mano alla mia fidanzata”. “Ad maiora!”