Nato nello slang giovanile, accollo è ormai uscito dai confini regionali grazie al contributo di Zerocalcare: ecco che cosa vuol dire.
Se sei di Roma o comunque l’hai sentita utilizzare almeno una volta, saprai senz’altro come “essere un accollo” costituisca un’espressione tipicamente locale. Eppure, da alcuni anni ha iniziato a essere adottata pure dai non capitolini, divenuta famoso non solamente sui social, ma anche nella vita reale e persino nella letteratura. Andiamo a scoprire esattamente che cosa significa e vedere perché rappresenta tutto fuorché un complimento.
- Origine: dal gergo giovanile romanesco.
- Dove viene usato: per indicare una persona che ha l’abitudine di attaccarsi a qualcuno e di intervenire ogni volta, sia nelle discussioni che fisicamente.
- Lingua: italiana.
- Diffusione: nel quotidiano.
Il significato di accollo
Dare a una persona dell’accollo significa sottolinearne i modi fastidiosi, pedanti e assillanti: che sia uomo o sia donna, poco importa. Il fattore in comune è la tendenza ad attaccarsi a qualcuno e di essere sempre presente. A onor del vero, la parola è applicata pure in italiano, anche se in contesti decisamente limitati quali l’architettura e il diritto.
Secondo la tesi prevalente e più accreditata, il suo impiego nel gergo giovanile romanesco deriva in larga parte dall’idea di “appore un peso al collo”. Sebbene tale senso etimologico risulti immediato e di facile comprensione, in tanti vi assegnano l’accezione di appiccicarsi, vale a dire di diventare una specie di colla.
Dopo essersi diffusa entro i confini dialettali, come dicevamo, ha cominciato a essere usata praticamente dappertutto, lungo la penisola. Il merito è del celebre fumettista Zerocalcare, al secolo Michele Rech, l’ideatore della serie animata Strappare lungo i bordi, rilasciata sulla piattaforma on-demand Netflix.
Esempi d’uso
Ecco qualche esempio d’uso in casi pratici:
“Basta starmi così addosso: sei un accollo!”.
“Se qualcuno ti dà dell’accollo non c’è di che esserne orgogliosi: ti considera una vera e propria seccatura”.