Qual è il significato dell’espressione a gogò? Sebbene non sia più in voga come un tempo, ancora oggi è ancora di uso comune.
Oggi l’espressione a gogò mostra forse il segno dei tempi. Eppure, non è nemmeno poi raro vederla impiegata, tanto nella forma orale quanto per iscritto. Quando ti capita di sentirla, afferri il senso del discorso? Capisci qual è l’esatto significato attribuitovi? Per toglierti qualsiasi dubbio andremo proprio a vedere cosa vuol dire, la genesi, l’evoluzione e qualche esempio concreto in cui è corretto applicarla.
- Origine: dal francese à gogo o anche à go go da una radice gog- ovvero “scherzo” con riferimento al divertimento e soprattutto al bere whisky o altri liquori.
- Dove viene usato: per indicare a profusione, in grande abbondanza.
- Lingua: italiano.
- Diffusione: nel quotidiano.
Cosa significa a gogò
Trascrizione della locuzione francese à gogo o anche à go go, vale a profusione, in gran quantità. La radice gog-, ossia “scherzo” con rimando al divertimento e soprattutto a bere alcolici, identifica, negli anni Sessanta, il locale notturno dove si trangugiavano liquori a iosa come peraltro ricorda un brano di Giorgio Gaber: Trani a gogò.
Relativamente all’origine, esistono diverse linee di pensiero. Ad esempio, per Devoto deriva dall’antico gogue, cioè réjouissance, liesse (giubilo, allegria, allegria). Nello storico testo Le origini della lingua italiana (1685) di Gilles Ménage, leggiamo che alla voce gongolare va attribuito il seguente percorso partendo dal latino: jocus, jogus, gogus, gogo (dunque il corrispettivo francese accentato) gogolus, gongolare, e da gogus, goga il francese gogue. D’altro canto, la presenza in tanti dialetti italiani, tra cui il piacentino e il milanese, induce una schiera di studiosi a ritenere derivi dal Gog e Magog biblico.
Esempio d’uso
Ecco qualche esempio d’uso in casi pratici:
“I ragazzi fumano e bevono a gogò quando, a un certo punto della serata, accade l’impronosticabile”.
“Vitamine e flavonoidi a gogò. Un pasto non può definirsi sano senza frutta e verdura fresca, contenenti parecchie sostanze preziose”.