Cosa mangiare se si contrae la mononucleosi? Vediamo qual è l’alimentazione migliore da seguire in caso di ‘malattia del bacio’.
Conosciuta come malattia del bacio perché il suo contagio avviene attraverso la saliva, nella maggior parte dei casi viene scambiata per influenza. La mononucleosi ha sintomi molto simili a quelli di una comune influenza: stanchezza malessere generale, mal di gola, linfonodi ingrossati. A esserne più colpiti sono i giovani dai 12 ai 25 anni, ma può essere contratta anche dai bambini o trasmessa anche agli adulti.
In caso di contagio, il sintomo più fastidioso è la stanchezza che deve essere combattuta nel periodo della convalescenza con un alimenti più idonei. I cibi migliori da consumare sono frutta e verdura. Scopriamo di più!
Mononucleosi: l’alimentazione migliore
Cinque porzioni al giorno di frutti gialli, arancioni e rossi (pesche, arance, prugne, ciliegie), grazie alle loro virtù benefiche aiutano a ritrovare le energie perdute.
Lo stesso discorso vale anche per i pomodorini crudi da consumare preferibilmente con olio extravergine d’oliva. Ottimi anche pane, riso, pasta, carne e pesce.
Il virus della mononucleosi rende più fragile anche il fegato: per questo motivo durante la convalescenza e per un periodo di circa un mese, è opportuno evitare cibi fritti e alcolici.
Cura ricostituente dopo la mononucleosi: cosa mangiare?
Per ritrovare la forze anche una volta guariti è importante dal nostro organismo tutti i nutrienti di sui ha bisogno. È consiglio il pesce (salmone, tonno fresco, trota, sgombro) e tutti gli alimenti che contenenti Omega3.
Via libera anche al potassio: latte, yogurt, legumi e frullati freschi fatti in casa. Abbondate con pasta, riso, pane, formaggi e carni magre, uova, frutta verdure, legumi, miele.
Continuate a limitare il consumo di alimenti che potrebbero appesantirvi come burro, prosciutto, spezie, caffè e soprattutto fritture, insaccati, alcolici e cibi ricchi di sale