A causa del Coronavirus, l’autocertificazione è tornata, come previsto nel DPCM del 6 novembre 2020: cosa fare se non si può stampare il modulo a casa?
Con il DPCM entrato in vigore il 6 novembre 2020, i cittadini italiani sono nuovamente invitati a portare sempre con sé l’autocertificazione, modulo già utilizzato durante il lockdown di marzo. Rispetto al primo periodo, ci sono delle differenze. Ma cosa accade se si esce senza l’autocertificazione dopo l’entrata in vigore del DPCM di novembre? Scopriamo subito come comportarsi in questo caso.
DPCM, che succede se non si ha l’autocertificazione?
L’autocertificazione può essere stampata a casa. Qualora l’utente non fosse in possesso di una stampante funzionante, è possibile adottare delle soluzioni alternative. Prima di tutto, le forze dell’ordine dispongono di alcuni moduli non compilati, che potranno quindi essere riempiti dal dichiarante.
Non è importante che sia stampata: l’autocertificazione può essere interamente scritta a mano. Basta quindi utilizzare un semplice foglio protocollo (A4) e inserire tutte le informazioni necessarie. Chiaramente, bisogna inserire i dati anagrafici del dichiarante, il motivo dello spostamento (che dovrà essere uno tra quelli previsti), luogo di partenza, luogo di arrivo e la dichiarazione di essere consapevole delle norme nazionali, delle ordinanze regionali e delle sanzioni per chi trasgredisce queste regole. Inoltre, è essenziale inserire una dichiarazione in cui si conferma che il dichiarante:
– Non è sottoposto a quarantena;
– Ha la temperatura corporea inferiore a 37.5°;
– Non è stato a contatto con persone positive negli ultimi 14 giorni.
Cos’è l’autocertificazione?
A causa dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, il Governo ha adottato alcune misure di sicurezza per limitare la diffusione del virus. In seguito all’impennata della curva dei contagi, sono state introdotte, con il DPCM entrato in vigore il 6 novembre, alcune nuove limitazioni differenziate.
I cittadini in tutta l’Italia dovranno munirsi nuovamente dell’autocertificazione, che può essere scaricata dal sito web ufficiale e stampata direttamente a casa. Si tratta semplicemente di un modulo con cui si comunica il motivo per cui ci si sta spostando in quello specifico momento. Ovviamente saranno accettati solo spostamenti per motivi di salute, lavoro, necessità e rientro al domicilio.
L’autocertificazione è compilata e firmata sotto la responsabilità civile e penale del dichiarante e, quindi, bisogna prestare attenzione a non dichiarare il falso. A differenza di quanto accaduto nel lockdown di marzo, questa autocertificazione deve essere utilizzata durante questi orari:
– Dalle 22:00 alle 05:00 nelle zone arancioni e gialle;
– Tutto il giorno nella zona rossa.
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