Cos’è un clubtape, il nuovo tipo di album ‘creato’ da Elodie

Cos’è un clubtape, il nuovo tipo di album ‘creato’ da Elodie

Con Red Light Elodie ha dato vita a un nuovo format di album: dopo il mixtape arriva il clubtape. Scopriamo insieme cos’è.

C’era una volta il mixtape. Termine utilizzato spesso, a volte anche a sproposito, nel mondo dell’hip hop contemporaneo, oggi sembra essere stato quasi del tutto superato. O almeno si è evoluto, grazie anche alla vena creativa di artisti come Elodie. Con il suo Red Light la cantante romana è andata infatti oltre il concetto di mixtape, e anche oltre quello di album, dando vita a un nuovo format di raccolta di canzoni: il clubtape.

A sorpresa, durante la conferenza stampa di presentazione del suo nuovo progetto musicale, il 6 ottobre 2023, la cantautrice e la sua casa discografica hanno presentato questo termine, inedito nel gergo musicale e destinato a suo modo a fare la storia. Ma di cosa si tratta realmente? Proviamo a scoprirlo insieme insieme.

Le origini del clubtape: cos’è un mixtape?

Per poter comprendere da cosa derivi questo nuovo termine creato da Elodie e dal suo staff, bisogna capire bene cosa sia un mixtape, prodotto musicale intrinsecamente differente dall’album, almeno nel suo concetto originario. Con questo termine si indicavano infatti le registrazioni di canzoni su audiocassetta, fin dagli anni Ottanta.

Audiocassetta

In sostanza il mixtape, lo dice anche il nome, altro non era che una “cassetta mista“, un collage di canzoni o tracce registrate in un ordine specifico, solitamente prendendo i brani da fonti protette dal diritto d’autore. Inizialmente il formato fisico prediletto dai creatori dei tape erano le audiocassette, sostituite più avanti dai CD, o anche da VHS e DVD.

A volte creati seguendo un tema, a volte in maniera apparentemente casuale, i mixtape hanno rappresentato una rivoluzione per moltissimi appassionati di musica. Un po’ come le playlist una ventina di anni dopo.

E nel corso del decennio ottantiano sono diventati addirittura una sorta di dogma della cultura hip hop, che utilizzava questo formato, differente rispetto a un album ufficiale, per incidere e veicolare tutte quelle canzoni che potevano essere ritenute, per forma o contenuti, censurabili dal mercato ufficiale

Con gli anni questa voglia di ‘ribellarsi’ al sistema, presente nei mixtape originari, è venuta meno, e oggi con questa parola si indicano spesso semplicemente le raccolte o compilation che non rientrano nella discografia ufficiale di un rapper o un collettivo. Ma solo per ‘moda’, non tanto per il contenuto eversivo. Anzi, spesso i brani presenti nei mixtape di oggi sono ‘edulcorati’ tanto quanto quelli inseriti in un album vero e proprio.

Clubtape: il significato dell’invenzione di Elodie

Ora che sappiamo cosa sia un mixtape e che abbiamo compreso il suo significato in generale, possiamo tornare al clubtape di Elodie. Si tratta di un prodotto discografico che si differenzia dai vecchi mixtape, dagli album e anche dagli EP (extended play, disco che contiene più tracce di un singolo ma non abbastanza per essere considerato un vero album).

In sostanza, con Red Light la cantautrice romana ha voluto creare un formato discograficopensato per far ballare chiunque, in qualsiasi luogo, come fosse in un club“, come hanno sottolineato in conferenza stampa il suo management e la casa discografica. Non un nuovo album, quindi. Non a caso, è stato escluso dai conteggi per le classifiche.

Il clubtape è un vero e proprio prodotto che si colloca in un mondo parallelo e che vuole diventare una sorta di erede spirituale dei mixtape comparsi nei club negli anni Ottanta. In quel caso non si trattava, infatti, di compilation di canzoni casuali, bensì di cassette che registravano i pezzi suonati da un DJ durante la serata all’interno di un locale.

E l’essenza del clubtape di Elodie è proprio questa. Al suo interno ritroviamo, non a caso, una buona fetta della scaletta del suo spettacolo dal vivo portato in tour, con grande successo, nei palasport nel 2023. Un’invenzione che dunque guarda al passato per proiettare vecchi concetti verso il futuro. Solo la storia ci dirà se questo termine entrerà però definitivamente nel gergo musicale o se Red Light sarà destinato a rimanere l’unico prodotto di questo tipo.

Di seguito il video di A fari spenti, singolo tratto da Red Light: