Scatta l’allarme “sushi terrorismo”: cos’è e perché sta preoccupando il mondo intero

Scatta l’allarme “sushi terrorismo”: cos’è e perché sta preoccupando il mondo intero

Sushi terrorismo: cos’è la nuova tremenda moda in arrivo dal Giappone e perché potrebbe arrivare anche in Italia.

Dopo la pandemia da Covid, arriva dall’estremo oriente un nuovo grande pericolo che tiene col fiato sospeso anche moltissimi italiani: il “terrorismo del sushi”. Di cosa si tratta? Della nuova moda, che potremo definire folle, diffusa in Giappone, una moda che consiste nel contaminare i piatti all’interno dei ristoranti di sushi. Che tutti i ristoratori e gli chef dei locali specializzati nel sushi siano impazziti? Non proprio. Ad avvelenare le pietanze non sono infatti i cuochi, bensì alcuni clienti, veri e propri terroristi pronti a mettere a rischio l’incolumità di altri ignari clienti.

Come funziona il “terrorismo del sushi”

Ma in che modo dei clienti riescono a mettere contaminare le pietanze all’interno del ristorante? In effetti la moda si è diffusa non tanto in tutti i ristoranti, bensì solo nei kaiten sushi, i “fast food” della cucina nipponica. Si tratta di quei locali in cui gli chef cucinano nigiri, onigiri, sashimi, uramaki e così via, e li lasciano poi già pronti su un nastro trasportatore per portarli in sala e renderli disponibili per i clienti.

mangiare sushi

Si tratta di una pratica ancora non molto diffusa in Italia, se non all’interno di pochi locali, soprattutto in alcuni centri commerciali, ma che comunque sta prendendo piede anche da noi a causa della convenienza economica. Anche per questo motivo la preoccupazione sta crescendo nel nostro paese, per via di quell’abitudine di emulazione che purtroppo spesso prende piede sui social.

Com’è nato il “sushi tero”

In effetti, questo fenomeno sciocco e inutile, che mette in pericolo non solo la salute di molte persone, ma anche il futuro di tantissimi ristoranti, è nato proprio sui social. A dare origine a questa folle abitudine è stato infatti un video pubblicato a fine gennaio e già visto 40 milioni di volte su Twitter in cui un ragazzo, all’interno del locale di una nota catena di sushi, lecca la parte superiore di una bottiglia di soia e il bordo di una tazza da tè per poi riporre il tutto sul nastro trasportatore.

Una clip diventata subito virale e che ha creato una serie numerosa di proseliti e discepoli che si sono filmati all’interno di alcuni ristoranti mentre imitavano proprio l’ideatore iniziale di questa follia. Nel frattempo, mentre il buontempone che ha dato origine a tutto si è scusato, i ristoranti hanno provato a reagire cambiando le regole per cercare di tutelare la paura dei clienti. Ma la preoccupazione è comunque grande, come dimostrato anche dalla perdita ingente di alcune catene di sushi in borsa. Insomma, una bravata da ragazzi che si è trasformata rapidamente in qualcosa di talmente stupido da essere estremamente pericoloso. La speranza è che da noi si riesca a contenere questa nuova ondata di follia.